Home Interviste ArseA: “Il nostro è un acronimo impronunciabile… Lo sappiamo!”

ArseA: “Il nostro è un acronimo impronunciabile… Lo sappiamo!”

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Sono sei ragazzotti che hanno trovato il modo per stare insieme e fare della musica che piace.
Gli ArseA sono un punto di riferimento nel Prog targato Lazio ed hanno dimostrato di avere gli attributi con l’ultimo lavoro “A New Dawn” (la recensione), seconda fatica discografica in carriera.
E’ giunto il momento di farci raccontare qualcosa in più dalla band. Ecco l’intervista:

Salve ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. Gli ArseA nascono nel 2007, potete raccontarci i momenti salienti della vostra carriera?

(Enrico): Ciao Stefano, un ringraziamento anzitutto per l’intervista! Ebbene si, sono passati ormai 8 anni dall’inizio di quest’avventura. Dal 2007 ad oggi ci sono stati cambi di formazione che hanno portato ad un nuovo cantante, all’inserimento di tastiere e synth, ad un nuovo chitarrista e nel mentre abbiamo partecipato a festival importanti prevalentemente all’estero (Metalcamp 2008, Magic Circle Festival IV nel 2010, Metalcamp 2012, Metaldays 2013 mainstage) e sconfinato anche per altri concerti di minore entità. Quest’anno, dopo l’EP registrato nel 2008 Dreaming a New World con il quale iniziammo a farci conoscere, abbiamo pubblicato e distribuito con REVALVE RECORDS il tanto atteso primo album ufficiale della band ASEPTIC LIFE (registrato tra il 2013 e 2014), e con grande soddisfazione pare stia riscuotendo molte recensioni positive!

Come nasce il monicker ArseA? Cosa rappresenta?

(Enrico): In realtà il nome non ha alcun significato nascosto o misterioso.. ArseA non era altro che l’iniziale del nome di ognuno dei membri fondatori della band! Nel tempo poi si decise di mantenerlo, anche perché altrimenti ora sarebbe alquanto impronunciabile (ahah)!

“A New Dawn” è il vostro secondo album, quali sono le differenze rispetto al suo predecessore datato 2009? Come si è evoluto il vostro stile in questi anni?

(Riccardo): Dreaming a New World, registrato nel 2008, voleva essere una sorta di esperimento, composto da 5 ventenni, senza una direzione ben precisa sul risultato da ottenere e con una formazione completamente diversa da quella di A New Dawn. Abbiamo infatti partecipato tutti alla composizione del nuovo album, con un nuovo cantante, un ottimo tastierista ed un nuovo chitarrista (rispetto al precedente album). A NEW DAWN mostra una band maturata, cosciente della direzione presa e convinta della validità della propria proposta.

Ascoltando le tracce ho notato in voi una marcata tendenza alla ricerca di melodie accattivanti, ma allo stesso tempo riuscite a dimostrare indubbie qualità tecniche senza eccedere nella pura “dimostrazione” stilistica. Siete d’accordo con il mio punto di vista?

(Ivan): Si le vostre impressioni sono esatte! Questo è quello a cui vogliamo tendere, cercare di non appesantire la canzone con virtuosismi, ricordandoci che in primis è la melodia vocale ad essere importante e non la struttura che la sorregge.

Ho apprezzato molto anche la produzione dell’album: i suoni non sono esasperati, appaiono equilibrati ed ogni strumento gode del giusto spazio. Siete soddisfatti per il risultato ottenuto? Mi riferisco tanto alla fase di registrazione che a quelle successive…

(Giorgio): Un lavoro eccezionale per le riprese svolto da Simone Angelini (live s.e. di ELP, YES, ASIA, Uli Jon Roth, Richie Kotzen, Mike Terrana, Eric Martin, T.M. Stevens, Jennifer Batten, Vinnie Moore…) e Silvio Gentili presso i Viterbo Musica Studios, ed un egregio missaggio e master svolti dal produttore Mauro Munzi, ci hanno resi pienamente soddisfatti del risultato ottenuto! Il sound di questo album vuole dar spazio e profondità ad ogni strumento per far godere appieno l’ascoltatore.

Da dove nasce la decisione di dare all’album il titolo di “A New Dawn”? Perché ci troviamo difronte
ad una nuova alba?

Il titolo del disco nasce dal messaggio che abbiamo voluto dare al pubblico con questo nostro lavoro. In “A New Dawn” infatti, si invita l’ascoltatore ad una riflessione sulle difficoltà quotidiane, sulla pochezza di valori che si sta lentamente appropriando della società moderna e sull’impatto che questo ha ed avrà nello sviluppo dell’essere umano. La guerra, per citare uno dei temi trattati, ma anche la crisi di identità e di valori della società moderna (che si sta avvicinando sempre di più ad un modello di società che noi definiamo “quantica”) sta infatti lentamente consumando il nostro mondo. Con questo scenario quindi il disco si conclude con la speranza di un mondo migliore: una “New Dawn” per l’umanità intera.

Osservando l’artwork appare chiaro di trovarsi dinanzi ad una scena post-apocalittica, cosa esprime
l’immagine raffigurata nella cover?

(Riccardo): La sezione grafica dell’artwork è stata curata dall’artista colombiano Nicolas Chacin il quale ha interpretato liberamente il messaggio che vuole dare l’album.

Come state supportando l’uscita dell’album? Ci sono delle date già in programma?

(Riccardo): In realtà si, avevamo date programmate per l’uscita del disco ed anche un tour estero di 4/5 date. Purtroppo tutto è stato rimandato a data da destinarsi in quanto ad un mese dall’uscita del disco mi sono infortunato ad un ginocchio ed ho subito un intervento chirurgico per la ricostruzione del LCA e del Menisco. Qualche mese per la riabilitazione e saremo pronti a riprendere con i Live!!

Quali sono le vostre maggiori influenze musicali? Ci sono delle band o singoli musicisti ai quali vi
ritenete più vicini stilisticamente?

(Alessio): La particolarità della nostra band è racchiusa in parte in questa risposa! Ognuno di noi partecipa attivamente alla composizione di ogni brano ed ognuno di noi ha gusti completamente differenti dal resto della band. Non ci sono dunque band dalle quali prendiamo ispirazione o cerchiamo di assomigliare; probabilmente il sound di band come Nevermore, piuttosto che (per certi versi) band sullo stile degli Angra, rappresentano il genere che più si avvicina alla nostra attuale proposta (forse! Ahah).

Vi ringrazio per il tempo che ci avete concesso, lascio a voi il compito di terminare l’intervista con
un messaggio ai nostri lettori. A presto!

Che dire, il nuovo album A NEW DAWN sembra stia ricevendo molte recensioni positive, probabilmente è un album da NON PERDERE!! Convinti dunque di aver “incuriosito” a dovere il pubblico di Metal in Italy, invitiamo tutti i lettori ad ascoltare il nostro lavoro! ..e nella speranza possiate apprezzarlo a dovere, vi salutiamo augurandoci di vedervi presto al prossimo live! Stay Metal.

ArseA – A New Dawn (acquistabile sul sito ufficiale www.arseaworld.com – sul sito della nostra label:
www.revalverecords.com – presso il vostro negozio di dischi di fiducia – disponibile anche nei digital stores: Itunes, Amazon, ecc.)