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Buffalo Grillz: “Martin Burger King” – Recensione

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Marco “Cinghio” Mastrobuono durante un’intervista diceva che “trattare male le persone è formativo”, con “Marting Burger King”, nuova fatica discografica dei Buffalo Grillz, si può dire che abbiano trattato male l’intero genere umano!

Dal precedente “Manzo Criminale” alla release attuale di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, la formazione si è rinnovata con l’ingresso in formazione di Maurizio Montagna alla batteria ed Alessio “Pacio” Pacifici al basso, ma la sostanza non è cambiata. I grinders continuano a mordere come se non ci fosse un domani, con la solita irriverenza ed un tocco di (auto)ironia, soprattutto nei titoli dei brani.

Per rendere l’idea bisognerebbe citarli tutti, ma chiamo in causa “GG Aulin”, “Lenny Grindvitz”, “66Seitan”, “Cradle Of Findus”, “Campari Sodom” e la conclusiva “Le Bestie di Santana”. D’altronde non essendoci testi, era ovvio che Enrico Giannone si concentrasse sui titoli; il risultato è assolutamente vincente. Proprio per questo motivo la band ha scelto di allegare un booklet di 4 pagine completamente nero, vuoto. Bisogna comunque rendere giustizia all’ottimo lavoro svolto da Roberto Toderico per l’artwork, un vero e proprio capolavoro!

Se l’aspetto puramente estetico testimonia l’ironia della band, con quello musicale non c’è da scherzare, per niente! I Buffalo Grillz hanno tirato fuori una release rabbiosa, nervosa, un pugno in pieno volto, tenendo nell’altra mano un macete pronto a colpire. Enrico “vomita” i suoi “non testi” sull’ascoltatore, ma Cinghio ci mette il carico da novanta con i suoi di riff di chitarra, delicatissimi come un elefante in una vetreria di Murano. Non solo passaggi velocissimi, nei quattordici brano trovano spazio anche battute dai bpm ridotti, che mantengono però inalterato l’elevato potenziale distruttivo. Ovviamente i due potrebbero fare ben poco se non supportati da una sezione ritmica tritaossa, nel vero senso della parola. Alessio e Maurizio svolgono un lavoro egregio, velocità d’esecuzione e precisione solo elementi imprescindibili.

“Martin Burger King” è un grande album, ma i Buffalo Grillz danno il meglio sul palco; abbiamo avuto modo di assistere al release party ed è stato un vero e proprio delirio. Speriamo di non dover attendere altri cinque anni prima del prossimo album, nel frattempo di carne a cuocere ce n’é davvero tanta!