Home Recensioni Cadaveria – Necrodeath: “Mondoscuro” – Recensione

Cadaveria – Necrodeath: “Mondoscuro” – Recensione

SHARE
cadaveria

La ricetta è semplice: metti insieme due band, Cadaveria e Necrodeath, già legate tra loro a livello musicale, due brani in cui l’una interpreta un brano dell’altra, altre due composizioni realizzate appositamente per la release, due cover di brani celebri ed il risultato prende il nome di “Mondoscuro”, un “piatto” decisamente allettante!

Stiamo parlando di due formazioni che hanno segnato il panorama estremo italiano, ma che non rimangono relegate e ancorate al passato, dimostrano infatti di avere ancora molto da dire. “Dominion Of Pain”, brano composto dai Cadaveria con la partecipazione di Flegias (ovvero Marçelo Santos, batterista nei Cadaveria) e Pier Gonella, “Rise Above”, composizione dei Necrodeath con testi di Cadaveria, che presta anche la sua voce per l’occasione, oltre a Dick Laurent con due parti soliste, rappresentano la vera novità della release, essendo queste state composte ad hoc.

Nel primo caso ci troviamo dinanzi ad una traccia efferata, seppur dai bpm contenuti almeno fino all’ultimo minuto, quando si ha un’accelerazione repentina. C’è molta atmosfera, i toni sono oscuri ed il riff portante di chitarra è glaciale, almeno quanto la voce di Cadaveria; qui però trovano spazio anche momenti più distesi e melodici, sempre contestualizzati nell’essenza della band.

Anche “Rise Above” concede molto spazio ad un songwriting più cadenzato, facendoci respirare un’atmosfera sinistra, merito anche dell’introduzione ad opera di Cadaveria, con testo recitato in italiano, cui fa seguito Flegias con la stessa formula. Il riffing delle chitarre è pesante, il ritmo non è sostenuto, fatta eccezione per alcuni passaggi, ma ciò non fa altro che rendere il mood più opprimente e devastante.

In apertura di Ep troviamo “Mater Tenebrarum”, brano appartenente ad “Into The Macabre” dei Necrodeath del 1987, che viene reinterpretato dai Cadaveria con la partecipazione di Lindsay Schoolcraft dei Cradle Of Filth, Tiziana Ravetti (Soprano), Cristiano Caldera (Tenore), Ignis Forasdomine (Organista) e l’inserimento di “Inferno” del compianto Keith Emerson. La band mantiene intatta l’aura Black della composizione, ma la restituisce all’ascoltatore lasciando su di essa la propria impronta.

I Necrodeath si cimentano con “Spell”, traccia dei Cadaveria presente in “The Shadows’ Madame” del 2002. Flegias, Peso, Pier e GL sono riusciti ad “appropriarsi” della composizione, enfatizzandone l’efferatezza, pur rimanendo fedeli ad una matrice sonora di stampo tipicamente Necordeath. A chiudere le due cover “Christian Woman”, da “Bloody Kisses” dei Type o Negative, eseguita dai Cadaveria ed “Helter Skelter”, tratta da “The White Album” dei The Beatles, realizzata dai Necrodeath. Nel primo caso c’è stato un adattamento alle sonorità dei Cadaveria, partendo da una trama già oscura, mentre il brano dei quattro ragazzi di Liverpool è stato stravolto ed imbastardito all’ennesima potenza.

“Mondoscuro” più che un esperimento è la cristallizzazione in chiave musicale di un legame ben noto tra le due band, incuriosisce per lo scambio di composizioni, per l’interazione tra i musicisti ed ascoltandolo non si può non essere compiaciuti per il risultato finale.