Home News Deaf Autumn: quando il peggiore incubo diventa un (lyric) video…

Deaf Autumn: quando il peggiore incubo diventa un (lyric) video…

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I rockers di Arce, Deaf Autumn, tornano sulla piazza con un lyric video nuovo di zecca.
Parole e musica, con un sottofondo da colori caldi e sfocati, fanno da cornice a “Nightmare“.

Il brano apre l’album “What Was To Known” (la recensione) ed è la track che mette subito le cose in chiaro: ovvero fa capire quale sia lo spirito e l’approccio alla musica di questi tre ragazzi che hanno fatto del nome di battesimo la loro originalità…. si chiamano tutti Davide!

A proposito del pezzo, ci dice il bassista Torti:

Nightmare è brano al cui testo tengo particolarmente: rappresenta il cambiamento che ho vissuto personalmente in un determinato momento della mia vita. Parla di un incubo, facendo presupporre e immaginare che sia stato fatto di notte, come per antonomasia il termine stesso fa pensare, con tutte le implicazioni del caso (insonnia, agitazione, assenza di riposo e realtà distorta), ma in verità è quanto di più lucido possa accadere nella mente di una persona.
Ricorre spesso la frase “What If…”…e se fosse…proprio per rimarcare il fatto che l’incubo, il disagio, la sofferenza siano dettato semplicemente dall’indecisione e dalle condizioni che non ti lasciano vivere appieno il presente, ovvero l’affogare nel passato o il sognare il futuro senza solide basi. Per questo si parla di un non sapere se restare o andare via, se prendere o lasciare, se svegliarsi o restare sopiti. Il “nightmare” in questione non è un mero passaggio notturno, ma il tedio infame del NON prendere decisioni che potrebbero tirarci fuori dalla sofferenza. Mentre scrivevo queste parole, ho voluto rendere interpretabile l’incubo come l’indecisione umana in genere e cercare di mandare un messaggio forte a chi ascoltasse il brano, cioè quello di aprire gli occhi e riconoscere il proprio “incubo” e fare qualcosa di concreto per svegliarsi! Infatti nelle ultime battute mentre una voce più flebile ma battente continua a porsi dubbi assurdi, la voce più potente si fa eco di una coscienza che pone un’unica domanda che in un crescendo di irruenza tuona “So what’s Your Nightmare?!” proprio per destare gli animi e riconoscere i propri limiti. In questo modo ho plasmato una mia esperienza personale in uno strumento di libero uso ,open source diciamo…”.

Il lyric video di “Nightmare”: