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Enisum: l’album “Samoht Nara” dedicato al figlio di Lys

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In questo ultimo periodo ho avuto l’occasione di riflettere sulla splendida natura che ci circonda. Grazie a ciò mi è stato più facile parlare in questa intervista con Lys, il chitarrista cantante degli Enisum, riguardo il suo ultimo album che si fonda proprio sul rapporto tra natura e misticismo.
A voi la chiacchierata fatta con il “Mastermind” della band:

Ciao, benvenuto sulle pagine di Metal In Italy. Iniziamo subito parlando del nuovo disco “Samoht Nara” (la nostra recensione). Come è stato accolto dal pubblico?

Direi bene, ho avuto riscontri positivi.

Che differenza, secondo te, esiste tra questo ultimo lavoro in studio e i precedenti album? 

I lavori precedenti a “Samoht Nara” sono tutte autoproduzioni che spaziano dal Black Metal al Dark Ambient e Depressive Black metal. “Samoht Nara” è un album più vicino alla scena Cascadian Black Metal.

Durante la composizione del disco, come ti sei trovato a collaborare con altri musicisti, dato che fino al precedente lavoro “Desolation”, gli Enisum erano una one man band? 

Enisum è una one man band. Io continuo a scrivere i brani. In “Samoht Nara” si è aggiunta la collaborazione di Leynir al basso ed Epheliin alla voce femminile. Il resto è stato suonato da me. Devo ringraziare Leynir, Epheliin, il mio batterista Dead Soul e il chitarrista Urciat senza i quali Enisum non potrebbe suonare live. Fina ad oggi posso dirti che la collaborazione per la preparazione dei live è stata ottima. Ho avuto la fortuna di trovare grandi persone alle quali mi sento legato non solo dal punto di vista musicale.

Quali sono i punti di forza di questo album? Che cosa volevi trasmettere con queste nuove composizioni?  Qual è La canzone più esaustiva, in tutta la vostra discografia, che rappresenta al meglio gli Enisum?

Punti di forza non saprei… “Samoht Nara” è un album dedicato a mio figlio Thomas Aran. E’ un album dedicato al rapporto tra uomo e natura, dove vorrei fare riflettere l’essere umano sull’importanza della natura in questo mondo, sul rispetto che dovremo avere verso di essa. Sulla canzone più rappresentativa di tutta la discografia non so: ogni album è una cosa a sé.

Nei live vi caratterizzate per una scenografia molto particolare, fatta di luci soffuse  che riescono ad offrirvi  una sensazione di distacco dalla realtà. E’ questo uno dei messaggi che volevi trasmettere anche nel nuovo lavoro?

Diciamo che nei live si cerca di portare e trasmettere il legame di Enisum con la natura (vedi l’utilizzo di rami)… e si cerca di dare un senso mistico con l’utilizzo delle candele e la rinuncia a luci artificiali.

Le vostre songs si caratterizzano in quanto offrono parti acustiche molto riflessive, e parti aggressive molto più black metal style. Queste variazioni così violente ti rappresentano anche nella vita privata? 

Direi di sì… non mi trovo a mio agio nelle vie di mezzo…

Che progetti avete a breve e a lungo termine? 

A Giugno entrerò in studio per registrare il nuovo album di Enisum e da Settembre-Ottobre ripartirà l’attività live. Poi uscirà uno split con una band americana… ci saranno news in futuro..

Ti ringrazio per questa chiacchierata e lascio a te i saluti finali…

Grazie a te per l’intervista e supporto a tutto l’underground!