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Eversin: “Trinity: The Annihilation” – Recensione

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Nasce dal caos e da campi di battaglia moderni il terzo capitolo degli Eversin “Trinity: The Annihilation”, titolo mutuato dalla prima detonazione nucleare ad opera degli Stati Uniti avvenuta il 16 Luglio 1945 in New Mexico.

Il combo di Agrigento colpisce l’ascoltatore con otto tracce legate alla scena Thrash, con richiami Death ed Hardcore, un vero e proprio assalto che combina Testament, Fear Factory, Soilwork, ma anche Biohazard, Pro-Pain e molto altro ancora. La band lo ha definito come l’album più violento e potente che abbiano mai composto ed ascoltandolo non possiamo che essere d’accordo con il loro punto di vista.

Non c’è spazio per melodie o cali di tensione, si ha costantemente l’impressione di trovarsi in battaglia senza la minima possibilità di sottrarsi al combattimento. È così che ad aprire le danze ci pensa “Flagellum Dei”, un dardo scagliato alla velocità della luce che cala subito le carte in tavola: la chitarra di Giangabriele Pilato è rabbiosa e crea un wall of sound insormontabile, la batteria di Danilo Ficicchia è martellante ed imprime brucianti accelerazioni ad ogni brano; la sezione ritmica viene completata dal basso di Ignazio Nicastro, il quale si presta anche per le backing vocals, sempre presente e ben riconoscibile perché non viene sovrastato dalla distorsione della sei corde. Alla voce troviamo Angelo Ferrante che si destreggia facilmente tra harsh vocals e growlings, dando giusta rappresentazione vocale alla rabbia espressa dal resto della band.

Gli Eversin si regalano anche due guest d’eccezione, stiamo parlando di James Rivera degli Helstar, il quale presta la sua ugola d’oro per la seconda traccia “Fire Walk With Me” e Glen Alvelais, già con Forbidden e Testament, che prende parte al quarto brano “We Will Prevail”.Il tema della guerra attraversa tutta la release, ogni composizione ne è fortemente intrisa sia dal punto di vista lirico che delle atmosfere dipinte dai musicisti, con una forte connotazione post apocalittica che rende il tutto asfissiante ed ansiogeno.

“Trinity: The Annihilation” è un concentrato di adrenalina pura, sebbene non marcatamente votato all’originalità, ma che farà la felicità di tutti gli amanti del Thrash Metal di stampo moderno.