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Folkstone: Live e Photo Report dall’Alchemica di Bologna

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Live e Photo Report a cura di Davide Riverso

Arrivo all’Alchemica di Bolgona alle ore 21.30 circa di venerdì 28 ottobre. Il locale è ancora vuoto, ma tra poso si riempirà. Lo si intuisce dalla fila e dal numero di fumatori davanti all’entrata.
Giusto il tempo di una birretta e il locale è stracolmo di persone, tutte pronte ad assaporare due ore di musica Metal unite a un’inconfondibile vena Folk.
Il pubblico invoca la band all’urlo continuo di “FOLKSTONE-FOLKSTONE” e dopo pochi minuti ecco entrare in scena il gruppo bergamasco.
Si comincia subito con uno dei brani di maggior successo “NELLA MIA FOSSA” tratto dall’ultimo album “OLTRE…L’ABISSO”.
Nonostante le dimensioni ridotte del palco la band riesce comunque a muoversi con disinvoltura senza ostacolarsi l’uno con l’altro.
I Folkstone portano sul palco un numero infinito di strumenti musicali: cornamuse, bombarde, bouzouki irlandesi, cittern, arpa e tanti altri, oltre all’inconfondibile GHIRONDA suonata da Teo.
Un sorso di birra è d’obbligo per tutti i componenti della band al termine di ogni canzone: Lorenzo (voce) ne approfitta per fare anche una breve introduzione per il brano successivo senza dimenticare mai di ringraziare il pubblico bolognese per il calore e l’affetto dato.

Dopo “FUORI SINCRONIA” si passa a “NEBBIE” tratto dall’album “IL CONFINE”, brano dedicato a tutte quelle persone che parlano a vanvera (“non parlar se nel mio profondo non sai”); i testi dei Folkstone a differenze di molte altre band lasciano all’ascoltatore la possibilità di avere un’ampia interpretazione, mantenendo sempre lo stesso filo conduttore.
L’unione tra i membri della band è molto forte, non è solo un concerto dove ogni componente svolge il proprio compito ma, è anche l’occasione per ridere e scherzare e poco importa se si sbaglia un accordo, l’importante è divertirsi come abitualmente si fa tra amici quando ci si ritrova con una birra e una chitarra ad un tavolo in osteria.
Durante il concerto (circa a metà) la band propone la cover, “L’ULTIMA THULE” di Francesco Guccini: purtroppo devo dire che il pubblico non ha apprezzato probabilmente perché non conosce il cantautore modenese e vedendo l’età media dei presenti forse avrebbero preferito “TEX” dei Litfiba (presente nell’album “OLTRE…L’ABISSO); personalmente (però io valgo uno) ho accolto con entusiasmo l’iniziativa essendo un grande ascoltatore di Guccini.
Si prosegue e si arriva a “UN’ALTRA VOLTA ANCORA” cantata come sempre da Roberta: questo brano è un vero e proprio inno alla birra (“brindo un’altra volta ancora,HEY HEY HEY HEY,la morte è qua che mi sorvola“), tanto che al termine della canzone band e pubblico brindano assieme “un’altra volta ancora”.

“NON SARO’ MAI”, come introduce Lorenzo, è un brano dedicato a tutti quei politici che fanno della semplicità (e stupidità) il loro cavallo di battaglia, NON SARO’ MAI SCHIAVO DEL FACILE, viene cantato più volte dai presenti a testimonianza che condivide il pensiero della band.
Dopo “ROCCE NERE” la band lascia il palco; si intuisce subito che la serata non è ancora finita perché la band rientra subito per lo sprint finale con le ultime tre canzoni.
“OMNIA FERT AETAS” ovvero, il tempo porta via, viene accolta con grande entusiasmo dai presenti che non perdono l’occasione per cantare l’intro (STORIA CHE HA INIZIO MA UNA FINE NON HA…).
Sulla spalla destra di Lorenzo è evidente la scritta “PRUA CONTRO IL NULLA”, uno dei brani più rappresentativi della band, in poche parole il gruppo ci vuole raccontare di come i Folkstone non abbiano una direzione da seguire perchè liberi di fare quello che vogliono sia nella vita privata che musicale.
Dopo ben 22 brani di puro folk/metal la band termina la serata con “PASSO PESANTE”.
C’è rimasto solo il tempo per un ultimo saluto e lungo applauso ad una delle band più influenti del panorama metal italiano.
Nella speranza di non dover attendere altri due anni per rivedere i Folkstone a Bologna restiamo in attesa di una nuova fatica discografica, sperando (ma ne sono convinto) che anche questa volta la band proporrà come metodo di vendita il “crowdfunding”.

Scaletta:
1. NELLA MIA FOSSA
2. FUORI SINCRONIA
3. NEBBIE
4. GRIGE MAREE
5. IN CADUTA LIBERA
6. LO STENDARDO
7. FRAMMENTI
8. MERCANTI ANONIMI
9. L’ULTIMA NOTTE
10. RESPIRO AVIDO
11. L’ULTIMA THULE
12. LA TREDICESIMA ORA
13. UN’ALTRA VOLTA ANCORA
14. ANIME DANNATE
15. NON SARO’ MAI
16. LE VOCI DELLA SERA
17. CONFINE
18. FRERì
19. ROCCE NERE
20. OMNIA FERT AETAS
21. PRUA CONTRO IL NULLA
22. PASSO PESANTE

La gallery:

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