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Game Zero: “La musica è passione, è vita e rende questo mondo migliore”

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I capitolini Game Zero sono in attività dal 2013, hanno un album all’attivo, un brano composto per il lungometraggio “East End”, un tour appena concluso e nuovi brani su cui lavorare. Abbiamo approfittato dell’occasione per scambiare due chiacchiere con la band e scoprire i piani futuri.

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. Iniziamo subito con le presentazioni: i Game Zero nascono nel 2013, a Novembre del 2015 è uscito “Rise”, cosa è successo in questo lasso di tempo? Quali le tappe fondamentali della vostra carriera?

Ciao, sì esatto: la band inizia la suo percorso a fine 2013 con un incontro casuale tra me (Alex – chitarra solista) e Mark (voce e chitarra ritmica). Abbiamo “sognato” un po’ insieme e di lì a poco abbiamo iniziato a buttar giù riff di chitarra e linee vocali per quelli che poi sarebbero diventati dei pezzi del nostro album. Fondamentale è stato poi un confronto, primi 3 pezzi alla mano, con Gianmarco Bellumori (Agoge Records) che si è mostrato da subito interessato al progetto e ci ha dato preziosi consigli in un momento dove stavamo letteralmente costruendo il sound della band.
Di lì tutto il lavoro di composizione e maturazione dei brani che ora potete ascoltare su “RISE”.

Siamo  ad un anno dalla sua uscita, com’è stato accolto l’album? Quale il responso di chi lo ha ascoltato o ha assistito ad una vostra performance live?

Posso dirti con grande gioia che l’album è stato accolto molto bene e, soprattutto ora che lo stiamo proponendo live per intero, notiamo un ottimo responso e coinvolgimento del pubblico che spesso già canta i ritornelli e ci segue come fosse un album già sul mercato da molto tempo.

Domanda forse scontata, ma necessaria per i nostri lettori: come descrivereste il sound dei Game Zero? Quali le influenze che hanno contribuito alla sua formazione?

Il sound si è scolpito giorno dopo giorno mescolando i nostri gusti ed esperienze musicali. Il punto di partenza è stato una particolare cura ed attenzione verso la melodia anche nei pezzi più tirati. Sicuramente abbiamo fatto nostro quello che era un elemento fondamentale degli anni 80 dove i brani avevano sempre una composizione volta a lasciare un segno nel tempo. Abbiamo poi colorato il tutto con la giusta modernità di elementi che presentano degli spunti molto interessanti.

Uno dei vostri brani “The City With No Ends” è stato scelto per il lungometraggio “East End”. Siete felici di questo risultato? Come è nata questa collaborazione?

Ovviamente siamo davvero molto orgogliosi di avere un nostro brano in un lungometraggio che uscirà nelle sale cinematografiche. Il tutto è nato perché la produzione del film ha avuto casualmente modo di sentire alcuni nostri brani, mentre eravamo in fase di composizione dell’album, ed ha riscontrato un certo feeling tra la nostra musica e le atmosfere del film. Da lì è nata la proposta di comporre un brano per il film e non ci è parso vero di poter raccogliere una sfida così eccitante. Così è nata “The City With No Ends” che è piaciuta tanto alla produzione da essere inserita come brano di chiusura di “East End”. Sarà davvero esaltante sentirla sparare a tutto volume nelle sale cinematografiche!

Oltre all’attività live, state lavorando a qualche nuovo brano?

Abbiamo circa 3 tracce quasi pronte ma dall’inizio del prossimo anno ci metteremo sotto a comporre del nuovo materiale per il prossimo disco.

In questi anni di attività c’è stato mai un momento, o un episodio particolare, che ha frenato la voglia di suonare e fare sacrifici per la musica?
Assolutamente no. Questa band trova il suo punto di forza proprio nel fattore umano; il gioco di squadra ha fatto sì che gli enormi sforzi fatti sin dall’inizio si siano tramutati in un entusiasmante viaggio pieno di soddisfazioni e alla scoperta di nuovi orizzonti e stimoli.

Quali sono i traguardi che vorreste raggiungere come band?

Restando con i piedi per terra vogliamo ritagliarci la nostra piccola fetta di torta; riuscire ad arrivare a più gente possibile e realizzare della buona musica di cui poter essere orgogliosi.

All’interno di una band quanto contano coesione ed amicizia tra i membri che la costituiscono?

Come ti accennavo prima sin dall’inizio il fattore umano rispetto/amicizia ha giocato un ruolo fondamentale nella realizzazione questo progetto.
Tutti e quattro volevamo realizzare qualcosa di valido di cui potessimo esser fieri. Mi sento di dire che fin qui abbiamo fatto davvero il massimo nelle nostre corde. Trovo molto “romantica” l’idea di costruire insieme, da zero, qualcosa di bello.
Ho infatti grande stima delle band che riescono a mantenere la loro line-up originale nel tempo proprio perché così si diventa una famiglia piena di storie e racconti.

Grazie ragazzi per il tempo concessomi, lasciate un messaggio ai nostri lettori. A presto!

Il messaggio che ci sentiamo di lasciare è: inseguite i vostri sogni e credeteci. Se non lo fate voi, non lo farà nessuno al posto vostro. E vivete la musica!
È passione, è vita, è emozione. La musica rende questo mondo migliore. E in ultimo, naturalmente, visto che ci siete… Ascoltate i GAME ZERO!