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Genus Ordinis Dei: la due giorni di concerti tra pizza, birra e sfogliatelle

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L’immagine di real metallers che cozza con quella di buongustai quando vedi che i Genus Ordinis Dei sfoggiano sui social il vassoio con sfogliatelle, zeppole di San Giuseppe e quella pizza che solo a Napoli sanno come si fa.
Il combo di Crema ha vissuto intensamente l’ultimo weekend, andandosi a prendere un po’ di gloria in posti ancora inesplorati, dal punto di vista delle performance.
Napoli è stata una sorpresa.
Il concerto all’Hades ha messo in luce un ottimo feedback nel sud Italia per i G.O.D., ancora galvanizzati dall’esperienza in tour con i Lacuna Coil dello scorso autunno.
Un paio di date giusto per tenere il motore sempre caldo e presentare qualche brano nuovo in vista dell’uscita dell’album.
Anche Roma ha risposto… sempre a modo suo. In particolare, nella data di venerdì al Jailbreak, non sono passati inosservati alcuni aneddoti. In molti si sono recati al concerto perchè avevano già visto i G.O.D. di spalla ai Lacuna ed erano lì per rivederli volentieri.
E c’è ancora un altro aneddoto: c’è chi è venuto a Roma appositamente per loro da Perugia, perchè ne aveva sentito parlare bene… Tra l’altro si tratta di un personaggio noto alle vicende musicali nostrane e che Metal In Italy vi ha raccontato in anteprima: il proprietario del “pandino” autografato da Steve Harris:

– Steve Harris sale sulla Panda di un fan a Milano e la autografa! VIDEO

Sono soddisfazioni!
Come pure è una soddisfazione aver richiesto nel tempo alla band di proporre un pezzo live come “Cadence Of War”, dall’ultimo lavoro “The Middle” (che non era in scaletta nel precedente tour) e vedere, anzi sentire, che quel pezzo c’è! E, guarda caso, proprio su quelle note, la platea si è scatenata, accompagnando il resto del concerto con partecipazione.

C’è stato qualche fan che parlando con i ragazzi ha chiesto loro il perchè della non presenza di un tastierista, visto che parte del sound dei G.O.D. si sviluppa sulle melodie evocative. La risposta di Nick, il cantante, in questo caso è stata lapidaria: “Abbiamo trovato il nostro equilibrio in quattro e non ci serve nessun altro”. Segno questo che la band è coesa e fa di questa unione la propria forza.
Sarà per questo che quando a Napoli, dove si riconoscono “e piezz e’core”, i ragazzi sono stati coccolati dall’inizio alla fine.
Ora basta però. La prossima volta si va di brutal!