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H.E.A.T.: “Non importa che sia Jazz, Blues, Bieber o Metallica. Una bella canzone vincerà sempre”

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Non è stato un periodo facile per gli H.E.A.T.
Dopo il successo con “Tearing Down The Walls“, la band svedese è stata risucchiata da un vortice di episodi che non è stato facile gestire. Fama compresa, nonostante questi ragazzi abbiano talento da vendere e testa ben salda sulle spalle.
Probabilmente, in molti avrebbero gettato la spugna perché a volte il solo talento e la sola caparbietà non bastano. Ci vuole un forte sostegno dal basso e quello lo ottieni solamente se hai alle spalle una fanbase che ti supporta e ti incita ad andare avanti.
Per gli H.E.A.T. è stato esattamente così.
Grazie al costante ed incondizionato affetto dei fan, la band è riuscita ad andare oltre alcune difficoltà per tornare nuovamente sulla scena con un nuovo album e nuove date live.
Li vedremo il prossimo 5 novembre sul palco del Legend Club di Milano per l’unica data italiana e per l’occasione abbiamo scambiato due chiacchiere con il cantante Erik Grönwall:

Ciao Erik e benvenuto su Metal In Italy. Il concerto di Milano sarà sicuramente una grande festa, ma soprattutto un’occasione per i fan italiani di ascoltare dal vivo le nuove tracce di “Into The Great Unknown”. Cosa puoi dirci di questa release e come marca – se marca – il nuovo corso della band?
“Ciao e grazie a te. Onestamente non so se si tratti davvero di un nuovo corso, ma abbiamo deciso di prendere una pausa dopo “Tearing Down The Walls” per focalizzarci su altre cose nelle nostre vite, compreso il songwriting. Ci siamo dovuti fermare più volte durante la realizzazione di questo disco: abbiamo perso un chitarrista, siamo stati cacciati dalla sala di registrazione etc.etc.
Ma alla fine ce l’abbiamo fatta”.

Ultimamente ho visto un post sulla vostra pagina Facebook dedicato interamente ai vostri fan. Come vi hanno supportato in questi mesi?
“Il loro supporto sta semplicemente nel fatto di fregarsene di ciò che facciamo. Nel senso che anche se commentano: “Odio questa canzone, è la peggiore mai scritta”, comunque hanno speso del tempo per darci un feedback. La cosa peggiore che può capitare alla nostra band è che a nessuno importi ciò che facciamo. Noi abbiamo dei fan davvero molto presenti e li ringraziamo tanto per questo”.

Tornando al nuovo album possiamo trovarci molte contaminazioni. C’è un po’ di sound anni 90 (“Redefined”, “Time On Our Side”), c’è la componente sentimentale (“We Rule”, “Do You Want It?”). Che mi dici quindi del songwriting e delle vostre ispirazioni?
“A tutti i membri della band piacciono le belle canzoni. Sembra banale ma è così. Non importa che sia Jazz, Blues, Justin Bieber o Metallica. Una bella canzone vincerà sempre alla fine e noi continueremo a concentrarci sulle belle canzoni, piuttosto che sul tipo di musica da suonare”.

A proposito di belle canzoni… Una delle ballad più belle di sempre, a mio avviso, è “All The Nights”. Questa canzone c’è nella vostra setlist?
“Se lo dici tu :-).
Probabilmente non ci sarà questa volta in setlist. Abbiamo chiesto su Facebook ai nostri fan quali canzoni volessero, ma “All The Nights” non ha ricevuto molti voti, ma la rimetteremo in setlist di nuovo in futuro”.

Vuoi dire qualcosa ai vostri fan italiani?
“Vi amiamo!”.

Gli H.E.A.T. saranno al Legend Club di Milano per l’unica data italiana del tour il prossimo 5 novembre
GUESTS: Degreed, Black Diamonds

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