Home Interviste Hangarvain: “Lavorando sodo ed in silenzio si raggiungono i traguardi”

Hangarvain: “Lavorando sodo ed in silenzio si raggiungono i traguardi”

SHARE

Dopo alcune date per scaldare i motori e ripartire, dopo lo stop forzato dovuto alle restrizioni causate dal Covid-19, gli Hangarvain spiccano il volo per l’Inghilterra. Saranno, infatti, l’unica band italiana sul palco del Planet Rockstock, festival che si terrà dal 12 al 14 novembre. In collaborazione con k2Music Management abbiamo colto l’occasione per vedere come si stanno preparando per l’evento.

Ciao ragazzi, bentornati sulle pagine di Metal In Italy. Iniziamo subito dagli ultimi eventi: gli Hangarvain sono tornati sul palco. Come è andata? Quali sono state le vostre emozioni?

Un piacere per noi ritrovarvi! Sono state emozioni forti, emozioni che solo dopo che sei salito sul palco puoi provare ed una volta finito lo show esclamare “FINALMENTE!”

Qual è stata l’accoglienza del pubblico? Avete riscontrato quella voglia di “live” di cui tanto si è parlato sui social network?

Si, sono state 4 splendide serate, il pubblico è stato partecipe ed abbiamo letteralmente condiviso lo spettacolo insieme, noi sul palco a suonare e loro giù a cantare e partecipare attivamente alle nostre sollecitazioni.

Tra vaccini e norme anti covid, tornare on the road è probabilmente più sicuro, ma voi come vi sentite al riguardo?

Guarda noi appena abbiamo avuto possibilità di vaccinarci lo abbiamo fatto senza pensarci su due volte. Ci sentiamo al sicuro quanto basta, nel senso che quando siamo on the road pensiamo al concerto in sé, sicuri che dall’altra parte ci siano buon senso e controlli adeguati.

Tra l’altro giovedì sarete al Planet Rockstock in Inghilterra. Come vi state preparando a questa trasferta?

Come al nostro solito, non preparandoci!!! Scherzi a parte noi Hangarvain abitiamo in 5 città diverse e quindi non abbiamo possibilità di fare prove o quant’altro. Il nostro prepararsi è affidato alla massima concentrazione ed allo studio dello show dalle nostre case, così da essere pronti quando andiamo on stage, e di preparare il tutto, cioè tutto quello che concerne il pre ed il post concerto nei minimi dettagli, insomma, magari non facciamo le classiche prove in sala ma vi garantisco che dietro ad ogni spettacolo ci sono ore ed ore dedicate ad esso.

Gli Hangarvain saranno l’unica band italiana presente all’evento. Cosa rappresenta per voi questo “riconoscimento”? Anche se non siete certo nuovi a palchi prestigiosi…

Sai, come hai citato sopra non siamo nuovi a palchi prestigiosi, siamo cresciuti lontano da ogni forma di clamore mediatico ed anche nei nostri atteggiamenti verso il pubblico ci siamo sempre comportati come “ok amico, è tutto fantastico, spero che hai gradito il concerto e ti ringraziamo per essere venuto.” Insomma dovrebbe essere la normalità per ogni musicista raggiungere certi traguardi lavorando sodo ed in silenzio, certo, se poi facciamo un confronto a quello che nell’ultimo anno sta succedendo in Italia che ad ogni gesto della solita rock band (inutile anche nominarla no?) si fanno i titoloni …allora si, siamo EXTRA SODDISFATTI di questo riconoscimento.

Rispetto al periodo pre-covid come è cambiato organizzare una trasferta all’estero?

È stressante, viaggiare dovrebbe significare libertà di muoversi, vivere e di esplorare, cosi tra mille incartamenti burocratici e controlli risulta davvero stressante, anche perché c’è il rischio che dimentichi un cavillo e non parti ed addio progetti.

Continua la promozione dell’ultimo lavoro “The Great Machine”, ma ci sono anche brani delle precenti release in scaletta?

Certo, le cinque release degli Hangarvain sono un crescendo del nostro percorso, nei nostri set abbiamo almeno una canzone per ogni release passata, ci aiuta o meglio ci accompagna musicalmente nell’esecuzione dei nuovi brani ed aiuta anche i fan a riconoscersi nei brani cui ci hanno scoperto.

Prima di lasciarci una domanda sul futuro: state lavorando su qualcosa di nuovo? Dobbiamo aspettarci qualche uscita nei prossimi mesi?

Nei prossimi mesi non saprei, non siamo noi a decidere le date del nostro futuro ma il come si, stiamo lavorando al prossimo disco e devo dirti che siamo a buon punto ed ora dovrei dirti che è il disco migliore fatto fin qui ma in realtà saranno i fan a deciderlo.

Bene ragazzi, grazie per il tempo che mi avete dedicato. Da parte di Metal In Italy un grosso in bocca al lupo e, come sempre, portate in alto i colori italiani!

Come sempre! Grazie a voi per la piacevole chiacchierata ed a risentirci!!!