Home Interviste Hell’s Guardian: sì all’orchestra, ma senza abusarne. Prima le chitarre!

Hell’s Guardian: sì all’orchestra, ma senza abusarne. Prima le chitarre!

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Il nuovo è nell’aria. Il nuovo album sta prendendo forma e nelle loro menti è già bello che pronto.
Gli Hell’s Guardian sono da poco tornati dal viaggio “premio” in Russia e Bielorussia dove hanno aperto agli Amorphis per tre date dal sapore particolare.
Un bel campo di prova, con un headliner impegnativo ed un pubblico che è sì aperto al metal italiano, ma che resta comunque esigente.
I bresciani hanno saputo come fare per riscaldare i metalheads stranieri!

L’intervista:

Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. E’ un bel periodo questo per gli Hell’s Guardian: nuovo disco e tour con gli Amorphis terminato da poco. Cominciamo da qui. Com’è andata con Tomi Joutsen e soci?
Ciao Silvia, innanzitutto grazie per averci concesso uno spazio su Metal in Italy. Il mini-tour russo/bielorusso è andato alla grande. È stata sicuramente una bella esperienza; in tutte le tre date abbiamo trovato un pubblico molto caloroso e questo ha sicuramente incoraggiato le nostre performance. Gli Amorphis, ovviamente sono stati perfetti sotto tutti i punti di vista e si sono rivelate persone molto alla mano nei nostri confronti.

La piazza russa è sempre affamata di metal italiano, forse anche di più di quanto non lo sia l’Italia stessa. Che tipo di accoglienza avete avuto?
L’accoglienza è stata molto positiva da parte del pubblico russo. Si sono rivelati molto curiosi nei confronti della nostra proposta musicale e anche a livello personale hanno cercato un contatto diretto con la band.

Parliamo di “Ex Adversis Resurgo”, un Ep che significa innanzitutto ribadire che la band è finalmente tornata in forma. Com’è stato il processo di evoluzione di questo disco?
Il processo di evoluzione della band è stato sicuramente complesso. Infatti, a seguito dell’abbandono del nostro bassista Pietro, avvenuto dopo il rilascio di ”Follow your Fate”, la band ha dovuto riassestare il proprio sound e successivamente reindirizzarsi verso un nuovo progetto. Ecco che, a Luglio 2015, è uscito ”Ex Adversis Resurgo”, un EP attraverso con cui abbiamo voluto rappresentare il processo di rinascita della band. Credo che il titolo esprima in modo compiuto l’essenza della band in quel periodo.

Anche in sede di recensione ho sottolineato la scelta coraggiosa nel mettere insieme pezzi registrati e pezzi live. Ma perché questa opzione?
Dal momento che si tratta di un EP transitorio tra “Follow your Fate” e un futuro album, abbiamo deciso di riprendere tre canzoni del primo disco, di cui due Live e una versione riarrangiata con il pianoforte. La scelta dei due brani Live è dovuta al fatto che volevamo inserire del materiale ”Bonus” per i fans della band come un vero e proprio EP.

La scelta dell’inserimento dell’orchestra può essere un indizio per i lavori futuri?
Sicuramente la presenza dell’orchestra rappresenta un’evoluzione della band. Verrà rivalutata nei lavori futuri cercando però di non abusarne, dato che comunque nel nostro sound prevale la presenza delle chitarre.

Come si svilupperà questo 2016 per gli Hell’s?
Il 2016 sarà un anno abbastanza transitorio; cercheremo di concentrarci per lo più nelle esibizioni Live e contemporaneamente comporremo materiale nuovo in vista di un futuro album.

Grazie del vostro tempo, l’intervista è finita. Se volete aggiungere qualcosa, le ultime parole sono per voi…

Grazie mille per lo spazio concessoci. Ringraziamo i fans che ci supportano sempre e invitiamo i lettori di Metal in Italy a seguirci sui nostri Social Network. Un saluto caloroso.