Home Recensioni Housebreaking: “Against All Odds” – Recensione

Housebreaking: “Against All Odds” – Recensione

SHARE

Un album che segue la luce del tempo che scorre, partendo dal crepuscolo fino ad arrivare al buio pesto della notte, quando l’anima nera vaga solitaria e si sente l’eco dei suoi passi.
Against All Odds” è un album cupo, sicuramente più riflessivo, segno che gli Housebreaking hanno trovato una nuova dimensione dopo i cambi di lineup che hanno portato alla rivoluzione (quasi) totale della band rispetto al 2010.
Non c’è groove e non c’è goliardia: solo un forte senso di rabbia che si traduce in melodie Death Metal che lanciano spunti interessanti pur rimanendo nella cerchia del genere.
Tutto è più soft, sempre nei limiti del possibile chiaramente… come se la band volesse lanciare un messaggio di sfida senza per forza urlare o incazzarsi: un guanto di velluto che gentilmente cade a terra, ma che riesce comunque a fare un rumore assordante nella sua semplicità.

La release si apre con “Blood Red”, un brano che evidenzia come la scelta di arricchire la voce principale con i cori renda la stessa lead vocal decisamente più efficace. In effetti, la voce di Jean Marc non è nè pulita e nè sporca: è una via di mezzo che a tratti dà l’impressione che lo stesso cantante si stia sforzando, specie quando la direzione è quella prettamente Death. Ma fortunatamente nell’album si trovano soluzioni perfette che si adattano alla linea vocale principale. Un esempio è “Misanthropique”, brano cantato in francese: gran bella trovata, non c’è che dire; un pezzo che i Fractal Gates apprezzerebbero molto perchè lo stile rimarcato è quello.
E sempre a voler fare un paragone (con l’intento di indirizzare il gusto dei lettori) sono molti i punti in comune che gli Housebreaking del 2015 hanno con i Rammstein: “Out Of Time” ne è un limpido esempio.
Probabilmente la traccia più completa, quella che esprime al meglio l’essenza della band è “Rise And Fall”, forse perchè a tratti cerca di essere comunque ancorata alla velocità e alla freschezza del passato, ma con piglio più maturo, fatto di ricerche stilistiche congeniali alla resa finale. Qui tutto diventa decisamente più pesante e diretto e la band dimostra di aver trovato un giusto equilibrio per far incontrare insieme melodia e rudezza dei toni.