Home News Il Triplete della Frontiers che fa sperare la musica italiana

Il Triplete della Frontiers che fa sperare la musica italiana

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“E’ un’etichetta molto importante. Inizia con la F…”.
Così Alessandro Conti durante l’ultima intervista fatta durante il tour dei Rhapsody di Luca Turilli.

– Alle Conti e Marco Pastorino: amici da 10 anni. A quando la collaborazione?

Il buon Alle si riferiva al nuovo percorso dei Trick Or Treat con la Frontiers Records, tra le label più prestigiose. Ed in effetti il passaggio sotto l’ala protettrice della Frontiers sta a significare, nel caso specifico, un passo importante per Conti e soci, alle prese con la realizzazione di “Rabbits’ Hill pt.2” atteso per la prossima estate.

I Trick Or Treat non sono i soli che hanno deciso di affidarsi alla Frontiers, segno che c’è del movimento interessante nel panorama musicale italiano, con nuove opportunità tutte da cogliere.
Nel giro di qualche settimana la label ha annunciato l’affiliazione di altre due band, tra le più significative del made in Italy.

Il 21 marzo è stata la volta dei DGM. La band romana, nata nel 1994, ha subito nel tempo un processo di evoluzione che l’ha portata dall’essere strumentale ad un’identità più consistente, guadagnando consensi in tutto il mondo, grazie anche alla componente che mancava in quel 1994: la voce di Mark Basile.

In settimana, la tripletta è stata messa a segno con i Secret Sphere. Ed anche qui, in quanto a voce, carisma e futuro la Frontiers ci ha visto lungo.
La firma comporta la realizzazione di un multi-album ancora più attesa dai fan vista la recente gloria del singer Michele Luppi nelle fila dei Whitesnake. Nei Secret Sphere però il cuore è tutto italiano. Ed è per questo motivo che il triplete della Frontiers, anche questo prodotto italiano, vale l’alzata di Coppa in Champions League. E’ un segnale di fiducia, di aiuto interno, di una collaborazione tra italiani che forse è mancata troppo spesso.