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Lacerhate – “Mass Distraction”

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Se dovessi introdurre questa recensione usando una sola parola, sceglierei senz’altro la parola “rabbia”, se invece non vi accontentate di una sola parola, allora continuate pure a leggere! Andiamo ad analizzare il nuovo ed ottimo lavoro dei Lacerhate, formazione Cremonese che ha già all’attivo 2 EP, il primo omonimo (2008) ed il secondo”Reborn From Ashes?” (2010), ed eccoci oggi con il loro album  “Mass Distraction”.

Un album da infarto aggiungerei, composto da 9 tracce, registrato a dovere, ben prodotto e che risalta le grandi doti dei componenti. Non vorrei etichettarli con un genere specifico (stiamo indicativamente parlando di thrash/deathcore), ma possiamo sicuramente affermare che è molto sentita l’influenza di gruppi come Slayer (per quanto riguarda il riffing), Hatebreed (per la carica che trasmettono i brani) e Soulfly (per quanto riguarda il groove). Ma passiamo ora all’azione.

La prima traccia “Smash pt.2” è un intro strumentale che introduce “A New Beginning”, traccia che ci travolge a ritmo di terzine in puro stile Thrash Metal! La successiva “Against” è introdotta da un riff di basso, seguito a ruota da chitarre e batteria, mentre la voce amalgama il tutto e dona ancora più violenza (come se non bastasse) al brano! La quarta traccia “Starving Revenge”,  trasmette una carica davvero fuori dal comune, mentre  è decisamente più mansueto “Void” , completamente strumentale, e che funge da introduzione per ” Wake up” che ci ritrasporta verso l’hardcore più violento e cattivo, scandito da passaggi ricchi di groove che ci accompagnano ad un assolo di chitarra davvero tagliente. La traccia più particolare è forse “To Dead Dad”, ricca di accelerazioni, intermezzi e cambi di ritmo. Siamo però obbligati a tornare verso un ritmo più costante e cadenzato con “Struggle”, che colpisce con il suo muro sonoro entrando con estrema cattiveria dalle orecchie , per poi infrangersi sui nostri timpani. L’ultima traccia “CNZ” ci regala il colpo di grazia ed invoglia l’ascoltatore a riascoltare l’album da capo (ipnosi da Metal?! Fate voi!).

Che dire, tra i riff di chitarra taglienti e massicci di Lita ed Alessandro, il muro sonoro del reparto ritmico formato da Diego (batteria) e  Mauro (basso), ed ultimo ma non ultimo dalla rabbiosa e potente voce di Franco , sono convinto che i Lacerhate abbiano ancora molto da regalarci e “Mass Distraction” ne è la conferma! Un consiglio: Stay tuned!