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MotherWhig: “Non siamo scontati, abbiamo qualcosa da dire”

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motherwhig band

Recentemente i Motherwhig hanno pubblicato “Spit”, un Ep di tre brani che la band ha deciso di rendere disponibile per il download in forma gratuita. Abbiamo rivolto qualche domanda a Marcello Valentini, chitarrista del combo capitolino.

Diamo il via alle prestazioni, chi sono i Motherwhig, da dove vengono e come sono nati?

I MotherWhig sono un gruppo heavy metal di Roma nato quando facevo il liceo, nel momento in cui un mio amico mi chiese di suonare insieme. Andando avanti con il tempo abbiamo cambiato spesso e non sempre volentieri formazione, l’ultima volta poco dopo le registrazioni.

Recentemente avete lanciato il vostro Promo “Spit”, le tracce affrontano una tematica in particolare?

Si e no. Tratti comuni e ricorrenti sono l’introspezione, l’emotività, la relazione tra vita interiore ed esteriore e, probabilmente più di tutti, il costante, continuo lottare contro il cosiddetto “male di vivere”, domandandosi, spesso, se ne valga la pena. Sono un quasi-nichilista!

La risposta da parte del pubblico nei confronti di Spit sta dando buone soddisfazioni?

E’ ancora presto per dirlo, ma ti posso riportare un fatto ricorrente: molto spesso, quando suoniamo, non vediamo tanto la gente scalmanarsi indiscriminatamente, quanto piuttosto stare ferma ed ascoltare. Sorvolando l’orribile dubbio che si annoi, spero che sia perché, per quanto possiamo piacere o non piacere, almeno non siamo banali, scontati, già sentiti, e magari abbiamo qualcosa da dire.

Come definireste il vostro genere?

Non ne ho idea!!! Alternative metal?!

Quali sono le principali influenze musicali all’interno del gruppo?

La gente ci vede più cose di quante ce ne veda io, in quello che facciamo! Siamo peggio delle macchie di Rorschach! A volte qualcuno viene da me e mi fa: “Ti piace il tale gruppo, vero?!” E io: “Chi??” . Altre volte, invece, ci prendono. Molto spesso veniamo, seppur indegnamente, accostati ai Black Label Society, e in parte sono d’accordo. Personalmente, però, mi sento, forse, più vicino ai Nevermore (sempre con le dovute proporzioni), sia per l’uso di chitarre a 7 corde e la presenza di una voce calda e potente, sia per la difficile catalogazione della proposta.

Avete dei progetti in particolare per questo 2015?

Suonare e promuovere il più possibile il nostro lavoro. Si parlava di un disco…

Grazie per il vostro tempo ragazzi! Volete lasciare un messaggio ai lettori e/o ringraziare qualcuno?

Si. Che il nostro promo viene distribuito in maniera totalmente gratuita, è un piccolo atto di umiltà che abbiamo scelto di compiere. Inoltre, la roba gratis piace a tutti! Ci trovate su Facebook, Youtube, Twitter etc. Ciao, grazie a te e a tutti i lettori di Metal in Italy!