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Mymisses: “Conta ciò che si suona, non il genere a cui si appartiene”

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Le Mymisses sono quattro ragazze sarde unite dalla passione per la musica e con un obiettivo: suonare il più possibile sia in Italia che all’estero. C’è la consapevolezza che emergere, soprattutto nel nostro Paese, è difficile, ci vogliono anni di dura gavetta, tanti sacrifici e, soprattutto, le giuste competenze musicali per proporre qualcosa che funzioni. Hanno recentemente pubblicato l’album d’esordio  “Straight On My Way”, del quale abbiamo parlato in questa intervista, oltre a tanti altri argomenti, tra cui quello legato alla figura del gentil sesso nella musica Rock: ci sono ancora dei pregiudizi?

Ciao ragazze, benvenute sulle pagine di Metal In Italy! Iniziamo subito con le presentazioni: chi sono le Mymisses? Quali le tappe principali della vostra carriera?

Ciao ragazzi, grazie a voi per averci ospitate qua su Metal In Italy e complimenti per il lavoro che fate, vi seguiamo sempre! Vi raccontiamo brevemente il nostro percorso. Le Mymisses sono Giorgia Pillai (voce), Laura Sau (chitarra), Stefania Cugia (basso) e Marta Camba (batteria), quattro musiciste della provincia di Cagliari con la passione per l’Hard Rock in comune. Ci siamo conosciute nell’autunno del 2015 quasi per caso, quando Marta e Stefania, che al tempo suonavano in progetti differenti, si sono incontrate per provare a mettere su una band femminile dai suoni hard rock/alternative metal. L’idea è stata così proposta immediatamente anche a me (Laura) e Giorgia ed entrambe abbiamo accettato entusiaste. Dopo poco tempo insieme passato a suonare delle cover, la band ha trovato il giusto spirito e la giusta coesione. Abbiamo fatto il nostro esordio il 5 gennaio 2016 alla Cueva Rock Live di Quartucciu (Cagliari) e da là non ci siamo più fermate: tantissimi concerti in giro per la Sardegna, tra motoraduni (memorabile l’apertura del concerto dei Venom Inc, il 29 luglio 2017 a Thiesi), live club, festival e una sempre maggiore risposta e affluenza del pubblico, che ci supporta sempre. E ovviamente il traguardo più importante è il nostro primo album “Straight On My Way”, rilasciato l’8 dicembre 2017 e che ci sta già dando tantissime soddisfazioni!

Quattro ragazze, quattro musiciste amanti del Rock, è stato facile “trovarvi” e soprattutto raggiungere il giusto affiatamento?

Beh possiamo dire che è stato un incontro quasi “fortunato” e, da quel momento in poi, un processo molto naturale che ci ha rese più che una band, oserei una squadra coesa e complice. Innanzitutto, ci siamo “trovate” al primo colpo! Già dalle prime prove abbiamo trovato un sound ben amalgamato, che rispecchiava i gusti musicali di ognuna di noi. Poi abbiamo sempre avuto gli stessi obiettivi sin dal primo momento, quindi è stato semplice proseguire verso una certa direzione, che ci ha portato poi a tirar fuori il nostro primo lavoro inedito e a raggiungere tante soddisfazioni. Ovviamente, come in tutti i percorsi, ci son state delle difficoltà e delle situazioni spiacevoli, ma insieme superiamo sempre tutto, e questo è decisamente il nostro punto di forza.

L’album “Straight On My Way” è uscito da qualche mese, soddisfatte per come è stato accolto da pubblico e critica?

Decisamente sì! C’è voluto veramente tanto lavoro, durato un’estate intera, per cui adesso è veramente soddisfacente vedere che la risposta del pubblico è ottima. Abbiamo lavorato intensamente con il nostro coproduttore RAW (Riccardo Atzeni Workbench), con cui abbiamo smontato e rimontato ogni brano perché funzionasse alla perfezione. È uscito un buon prodotto e non potevamo desiderare niente di diverso come esordio: tutti e 7 i brani funzionano e il nostro pubblico ha già consumato il disco, a quanto ci raccontano! Anche la critica e le recensioni stanno andando molto bene, quindi questo è solo un incentivo per continuare ad andare forte.

C’è stato anche modo di presentarlo da vivo in diverse occasioni, qual è stata la reazione di chi era lì, sotto al palco, ad ascoltarvi?

Stiamo facendo un bel po’ di date qua in Sardegna per il momento, e la reazione del pubblico è sempre positiva! L’afflusso del release party dell’8 dicembre alla Cueva Rock Live è stato grandissimo, il locale era pieno: c’erano sia tutte le persone che ci seguono da tempo, sia nuovi volti curiosi di ascoltarci dal vivo per la prima volta. Tutti son stati contenti della presentazione del disco, infatti siamo riuscite a finire le prime 200 copie in soli 3 giorni! Adesso, a circa due mesi dall’uscita, possiamo notare che chi sta sotto al palco ormai conosce anche i testi delle canzoni!

Nei vostri brani convergono diverse componenti, che fanno comunque capo all’Hard Rock: riff tosti, groove, aperture melodiche e parti vocali graffianti. Quali ritenete che siano i vostri punti di forza?

Beh in realtà nessuno in particolare, nel senso che riusciamo in quel che facciamo semplicemente perché lavoriamo duramente insieme, mischiando le influenze di ognuna di noi, senza mai strafare. Forse il punto di forza è proprio questo: l’unione tra coesione, umiltà, coerenza e grinta. La nostra musica tende ad essere aggressiva e sostenuta da groove solidi, ma allo stesso tempo molto melodica: i ritornelli rimangono facilmente in testa. In poche parole, ci teniamo a definirla “cazzuta”!

La storia del Rock ha visto tante donne portare in alto il vessillo di questo genere musicale ma, in base alla vostra esperienza, c’è ancora chi vede, nel mondo della musica, il gentil sesso con diffidenza?

Per fortuna non notiamo così tanto questo atteggiamento, anzi: spesso le persone sono curiose di sentire una band di sole donne suonare Hard Rock e questo si rivela un nostro vantaggio, perché, se poi diamo un bel cazzotto durante il live, contribuiamo a smontare questo antico stereotipo. Ci son tantissime donne che suonano e che si dedicano alla musica in generale, spesso anche meglio degli uomini. Crediamo che sia più importante ciò che si suona rispetto al genere a cui si appartiene, quindi non ci sentiamo privilegiate o sfortunate in nessun modo, ma al pari dei nostri colleghi maschietti!

Quali sono le band grazie alle quali vi siete avvicinate all’ascolto di questa musica e a suonare uno strumento?

Il nostro background musicale, inteso per tutte, è decisamente vasto! Ognuna di noi suona e ascolta musica sin da quando era bambina: abbiamo quindi parecchie influenze che probabilmente si sentono anche nel nostro stile decisamente eclettico. Diciamo che ci basiamo soprattutto su quei suoni che vanno dal Pop all’ Heavy Metal, dagli gli anni ’70 fino al tardo 2000, passando per l’ Alternative Rock, il Grunge, l’ Hard Rock, il metal più duro e persino il Rap. Gli artisti che maggiormente ci hanno ispirato sono sicuramente quelli che si avvicinano di più al nostro genere: System Of A Down, Rage Against The Machine, Audioslave, Foo Fighters, Guano Apes, Iron Maiden, Muse, AC/DC, Queen e tanti altri.

Con quale atteggiamento vi rapportate con il mondo della musica? Pensate che possa diventare un impiego a tempo pieno?

Per adesso ci teniamo a non farci troppe illusioni e a mantenere i piedi per terra: vivere di musica sarebbe bellissimo, ma la situazione attuale del mercato dell’arte non lo permette. O meglio, ci vuole davvero tanta gavetta e tanti sacrifici per arrivarci. Noi, però, cerchiamo ovviamente di provarci con tutte le nostre forze e di dare alla musica e al nostro progetto la giusta priorità: infatti passiamo tutta la settimana a portarci avanti con il lavoro, a curare tutta la parte web e, soprattutto, a suonare e allenarci. Puntiamo, come tutti i musicisti, a far diventare questo progetto il nostro lavoro, ma crediamo che sia un qualcosa che arriverà solo con il tempo, con i sacrifici e con le giuste occasioni.

Prima di salutarci vorrei sapere da voi quali sono i vostri progetti per il 2018, come proseguirà la promozione dell’album?

Suonare, suonare ovunque, ovviamente! Vogliamo cercare di diffondere “Straight On My Way” fin dove possiamo arrivare, in modo da far conoscere la nostra musica a quante più persone possibili. Per questo motivo, stiamo organizzando con la Shark Booking Agency un piccolo tour primaverile ed estivo per promuovere l’album sia nel resto dell’Italia che all’estero, con qualche data già fissata che a breve sveleremo sulle nostre pagine web. Inoltre, abbiamo intenzione di continuare a comporre, per tirare fuori presto un secondo album, che possa avere ancora più impatto del primo e che sia più maturo. Puntiamo a crescere ancora come musiciste e come band: il successo arriverà forse tra qualche anno, e soltanto grazie a tanti sacrifici!

Grazie ragazze per il tempo che mi avete concesso, lascio a voi l’ultima parola, un messaggio per i nostri lettori. A presto!

Grazie a voi per la piacevole chiacchierata! Come sempre, ci teniamo a dire qualcosa a tutti quelli che seguono le webzine e la musica dal vivo: voi che siete ancora qua, a leggere un’intervista a una band emergente come un’altra, non dimenticatevi che se noi esistiamo è in gran parte merito vostro, che ancora date sostegno alla musica inedita in Italia. Andate ai concerti, comprate i CD e sostenete la musica dal vivo! Questo è l’unico modo per permettere ai tanti musicisti bloccati qua di realizzare il proprio grande sogno. Come disse qualcuno: “Ogni grande band è stata prima di tutto una band locale. Supportate le vostre band locali!”.