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Narrenschiff: “Of Trees and Demons” – Recensione

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Narrenschiff

Debutto sulla lunga distanza per i marchigiani Narrenschiff, i quali con “Of Trees and Demons” ci propongono uno stoner di buona fattura, ispirato e con la giusta dose di abrasività.

La band nasce come trio nel 2010, nella sua formazione attuale vede Mattia Leonardo Bozzetti alla chitarra, Riccardo Pancotti basso e voce, Gerson De Oliveira alla batteria. Da subito dimostrano una naturale propensione verso sonorità care a Kyuss, Dozer, Slo Burn, Queens of the Stone Age, nel corso degli anni cambia la line-up e con essa le soluzioni compositive. Nel 2013 pubblicano un demo di tre pezzi che verrà notato dall’etichetta discografica Red Sound Records.

Giungiamo così alla release odierna: sette brani rocciosi che superano in due occasioni i dieci minuti, sette composizioni che trovano nel lavoro svolto da ogni musicista un punto cardine, dal momento che tutti gli strumenti concorrono alla creazione di un sound che non brilla per originalità, ma che sicuramente risulta completo e ben realizzato. Le sonorità descritte nei vari capitoli spaziano da oceani tempestosi, come nell’opener “Ocean”, passando per atmosfere sabbiose di “Desert” e le citazioni cinematografiche che non si limitano solamente ad “Atomic Axilla, Robot Godzilla”, ma sono presenti anche nella title track “Of Trees And Demons”.

Ritmiche costituite da distorsioni corrosive, parti soliste dilatate e sognanti, drumming che alterna passaggi cadenzati ad altri nevrotici, un basso che incombe con le sue frequenze gravi ed una voce altrettanto grave che si amalgama perfettamente con gli altri strumenti, questi sono i Narrenschiff e dimostrano di essere una band matura, sebbene all’esordio discografico. Ovviamente i cinque anni che separano gli esordi da quest’album sono serviti per formare la direzione artistica della trio ed accumulare esperienza fatta anche di tanti palchi.

“Of Trees and Demons” è una release che farà sicuramente la felicità di tutti gli amanti del genere.