Home Recensioni Nexus Opera: “Tales From WWII”

Nexus Opera: “Tales From WWII”

SHARE
Nexus Opera Tales From WWII

Un esordio partorito a dieci anni di distanza dalla nascita dei Nexus Opera, non per scelta ma per vicissitudini legate a problemi di line up: il combo “multietnico” infatti è rimasto inattivo dal 2004, si riforma nel 2012 per terminare i brani iniziati all’epoca e giungere così all’agognato esordio, “Tales From WWII” per l’appunto.

Ma veniamo alla musica: il sound dei nostri è di matrice Power, non disdegnando aperture progressive ed arrangiamenti sinfonici, una miscela ben articolata che viene riassunta in nove brani di grande impatto e pregevoli negli arrangiamenti. Tutte le composizioni ruotano intorno al tema della Seconda Guerra Mondiale, ognuna di esse approfondisce un particolare evento che ha caratterizzato questa parentesi buia della nostra storia, testi che vengono opportunamente supportati da una scrittura musicale che predilige atmosfere ed orchestrazioni articolate che vedono tastiere e chitarre intrecciarsi tra loro.

Quasi tutte le tracce vanno oltre i cinque minuti di durata, ma non per questo risultano tediose, merito soprattutto della dinamicità che emerge ascoltando le “variazioni sul tema” che rendono “Tales From WWII” un caleidoscopio di emozioni. I toni sono spesso imperiosi, anche nei frangenti più melodici e sognanti vi è comunque una tendenza a tenere alto il tono epico, che si adatta perfettamente alla tematica trattata.

La produzione costituita da suoni tendenzialmente ovattati è stata una scelta precisa dalle band, sicuramente non verrà apprezzata da tutti, dal momento che negli ultimi anni siamo stati abituati a sonorità più cristalline e fredde, questa soluzione rende però l’atmosfera più calda e più vicina ad una dimensione live.

L’album si apre con “Ardenne”, un’intro di quasi quattro minuti che inizia con una nenia malinconica con suoni provenienti da una battaglia in sottofondo, in un crescendo che vede gli altri strumenti seguire e ruotare intorno al tema principale. Sulla stessa scia “Return Of A Hero”, l’inizio è in crescendo, i toni epici irrompono sin da subito ed a rimanere particolarmente impressa nella mente è la linea vocale del singer Davide Aricò. Pianoforte ed un assolo ovattato di chitarra introducono “Katyn”, torna così la formula del crescendo che porta ad un innalzamento dei toni; destino differente per “Wolfpack”, dal momento che ci troviamo dinanzi ad una vera e propria cavalcata, che trova comunque il suo momento di riflessione nella parte centrale, preludio all’esplosione finale. “Laconia” viene invece introdotta da un breve messaggio in codice Morse, anche qui la partenza è prorompente invertendo anche in questo caso la formula dell’incipit sommesso, in favore di ritmi più sostenuti. Tra le altre da citare sicuramente “Nacht Hexen”, brano che rimane facilmente impresso nella menta grazie alle solite azzeccatissime linee vocali, che trovano nella sezione ritmica il giusto appoggio e le giuste atmosfere, “For A Thousand Cranes”, tra tutti l’episodio più sofferto e malinconico, e la conclusiva “The End Of War”, uno dei brani migliori del lotto, tra tutti quello in cui i musicisti dimostrano maggiormente le loro doti tecniche.

“Tales From WWII” è sicuramente un album ben fatto, dimostra quanto i Nexus Opera siano tecnicamente preparati e sappiano cosa vogliono ottenere dalla propria musica, un buon inizio che lascia ben sperare per il futuro.