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Nightglow: la band che ti dice “Fuck You”, ma poi si scioglie con un “Stay With Me”

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Loro sono la risposta vivente a chi denigra il lavoro delle Tribute Band.
I Nightglow nascono come omaggio alla musica dei Manowar, ma poi, avendo le giuste capacità, sono riusciti a ritagliarsi uno spazio personale ed un’identità propria.
La band emiliana ha da poco pubblicato “Orpheus” (recensione), successore di “We Rise” di due anni prima. Ed ora si è già a lavoro sul terzo album.

L’intervista:

Ciao ragazzi, benvenuti su Metal In Italy. I Nightglow nascono come cover band dei Manowar, come siete approdati al sound odierno? Qual è stata la molla che ha fatto scattare questo cambiamento?

Ciao Stefano! Beh all’alba dei tempi siamo nati con l’idea di fare pezzi originali, poi, vedendo il boom dei tributi, abbiamo pensato che sarebbe stato bello suonare così tanto live. I due album sono fondamentalmente un “ritorno” all’obiettivo iniziale; il sound che abbiamo si è evoluto nel tempo, influenzato soprattutto dai gusti personali che non sono mai statici.

Voi siete in attività dal 2003, nel 2013 avete pubblicato il primo album “We Rise”, a distanza di un anno arriva “Orpheus”, perché avete scelto di far uscire due release nel giro di così poco tempo? Avete finalmente trovato la giusta formula compositiva?

“We Rise” era in cantiere da parecchio e nello stesso tempo in cui stavamo perfezionandolo abbiamo iniziato a comporre “Orpheus”. 2 dischi in 2 anni, dovevamo recuperare tutto il tempo perduto!! Eheheh!

A proposito di songwriting, da qualche mese Giulio non fa più parte della band. Ricordiamo che non si tratta di divergenze, ma solo di priorità, in quanto ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di liutaio. State cercando un sostituto?

Confermo. Giulio ha dato giustamente la priorità alla sua attività e quindi incastrare i vari impegni diventava alquanto difficoltoso. Ma la risposta è no. Non vogliamo un sostituto, stiamo bene così, in 4.

Come vi siete organizzati per i live? Ho visto che nel frattempo vi siete comunque esibiti dal vivo, avete proposto i brani con una sola chitarra?

Esattamente! Ci siamo resi conto che live alla fine il tutto rende molto bene ugualmente; qualche accorgimento qua e là, un piccolo sostegno di basi per quel che riguarda orchestrazioni\effetti et voilà il gioco è fatto. Alla fine il suono risulta più crudo e diretto, come piace a noi!

Tornando ad “Orpheus”, soddisfatti per i risultati ottenuti?

Siamo molto soddisfatti! A parer nostro abbiamo fatto un salto notevole, soprattutto a livello di produzione. E sembra proprio che la gente abbia apprezzato tutti gli sforzi fatti! Parlando di numeri, download digitali esclusi, abbiamo ad oggi venduto il doppio rispetto a We Rise.

Io ho apprezzato molto il vostro sound, un Heavy Metal rivisitato in chiave moderna, dotato di groove, melodia, parti tirate ed altre più riflessive. Quali aggettivi utilizzereste voi per definire i Nightglow?

Più che aggettivi io utilizzerei sostantivi: famiglia, idiozia, cattiveria e divertimento.
Questo siamo in fin dei conti.

Tutte le tracce godono di grande personalità, rimangono ben impresse nella mente, ma vorrei che mi parlaste di “Fuck You”, per la quale avete girato anche un video, e “Stay With Me”, una ballad da brividi…

Sono 2 canzoni diametralmente opposte: “Fuck You” è un inno che ognuno può fare suo e dedicarlo a qualcosa o qualcuno, una bella canzone per sfogarsi e urlare liberamente il proprio “disappunto” ahahahahah!!
Stay invece è una canzone che abbiamo scritto e dedicato in particolare a mia madre ed ad un brutto avvenimento del passato, per fortuna risoltosi bene (fuck yeah!!).

Sbirciando sulla vostra pagina Facebook ho visto che state lavorando a qualcosa di nuovo… a che punto siamo con la composizione dei brani? Entro quanto contate di pubblicare il nuovo album?

Sei proprio curioso eh?! Ahahhaha comunque non sbagli, stiamo lavorando sul disco nuovo ma stavolta abbiamo intenzione di farlo con calma e tranquillità. Tenendo anche conto dei vari impegni di ognuno che sono esponenzialmente aumentati.

Siamo giunti alla conclusione dell’intervista, a voi il compito di lasciare i saluti finali. Grazie per il tempo che mi avete concesso.

Grazie infinite per questa intervista e per il vostro lavoro ragazzi, per band come noi significa tanto!
Colgo l’occasione per ringraziare anche tutti i nostri amici (la parola fans ci piace poco) che ci seguono e supportano costantemente! Che il metallo sia con tutto noi!!! E in caso contrario… FUCK YOU!!!
Abba

Foto in evidenza: Gianluca Casoni Photography