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Nightland: “Obsession” – Recensione

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Nightland Obsession

“Obession” è uno di quegli album che affascinano dalla prima all’ultima nota, per i pesaresi Nightland è un esordio sulla lunga distanza con il botto.

Il genere proposto è un Death Metal sinfonico con elementi Black e Gothic che rendono il sound del quartetto accattivante, una mazzata epica costituita da dieci brani aggressivi, impreziositi da melodie sinistre ed orchestrazioni maestose. Blast beats che si alternano a mid tempos, parti strumentali che spezzano il ritmo e ad avvolgono l’ascoltatore con un’aura oscura, tanti sono gli elementi che caratterizzano questa release.

Un caleidoscopio di emozioni che hanno inizio con “Benediction To Madness”, brano strumentale ed atmosferico in cui archi, timpani, piano ed altri strumenti di estrazione orchestrale creano la giusta introduzione a quella che sarà la prima vera e propria traccia: “Dreamless Life”. Appare subito chiaro che i Nostri vogliono esordire in pompa magna, intento ben riuscito, grazie agli elementi sinfonici che fanno da cornice a dure sferzate di chitarra, che non cercano di primeggiare a favore di un sound coeso, ed un drumming nevrotico. Con la seguente “Ares” i Nightland si dimostrano ancora più convincenti, grazie a soluzioni efficaci e pompose, forti anche di ritmiche dal sapore Power. Ottimo anche l’uso dei cori, che vanno a sorreggere l’ottimo lavoro svolto dalla voce cavernicola del cantante Ludovico Cioffi.

Scorrono velocemente “Icarus”, “Alpha Et Omega”, “Cradle Of Sufferance”, fino a giungere alla titletrack “Obsession”, sicuramente uno dei brani più rappresentativi del platter. La band dimostra di avere numerose frecce al proprio arco, tante idee che vengono ottimamente sviluppate, sempre seguendo una precisa linea stilistica. Facile in questo caso citare nomi quali Dimmu Borgir, per le parti più efferate ed oscure, così come saltano alla mente i Rhapsody per orchestrazioni e melodie epiche, cinematografiche, come nella conclusiva “Dreamless Life” in versione, appunto, orchestrale.

Dietro “Obsession” c’è sicuramente un grande lavoro in fase di songwriting, perché ogni composizione è curata fin nei minimi particolari, non ci sono cali di tensione, tantomeno episodi meno convincenti. I Nightland sono una band matura, con le idee ben chiare e dal respiro decisamente internazionale.