Home Recensioni Nothing I Know: “Through” – Recensione

Nothing I Know: “Through” – Recensione

SHARE

Con la loro miscela esplosiva di Hardcore e Metal, i Nothing I Know con l’album “Through” ci regalano un ottimo esempio di rabbia, aggressività e melodia declinate in modo impeccabile.

Il Metalcore è spesso considerato come un genere inflazionato, un calderone che raccoglie migliaia di band che non hanno una propria identità, ma non è sempre così e soprattutto non il caso di questi ragazzi emiliani. Nel loro sound a prevalere è la componente Hardcore, che conferisce ad ogni brano il giusto mordente, quel piglio che ti fa saltare sulla sedia ed iniziare un furente headbanging.

Nei loro cromosomi ho riscontrato diversi frammenti riconducibili a band quali Obey The Brave, in particolar modo nelle parti più tirate, sia nel riffing compatto di Vincenzo Melita che nel liriche abrasive di Simone Puviani, il quale si destreggia egregiamente tra passaggi catarrosi ed aperture melodiche di grande impatto. Nulla di nuovo o di innovativo, ma quello che i Nothing I Know ci propongono è convincente e molto ben realizzato. La tracklist si apre con “Clay” e l’assalto frontale è subito lacerante e riottoso, con cambi di tempo e di umore che contribuiscono a rendere tutto dinamico e coinvolgente. Non manca qualche breakdown tipico del genere, ma anche qui i Nostri fanno un buon uso delle armi in loro possesso. Un vena maggiormente Post- Hardcore anima “New Story”, in cui la componente Metal viene surclassata dal quella HC, declinata anche nella sua versione melodica.

Scorrono veloci anche “Father”, “Indifferent”, grazie anche ad un minutaggio ridotto, che conferisce freschezza ed immediatezza alle composizioni. Da rimarcare anche l’ottimo lavoro svolto dalla sezione ritmica, con il basso di Luca Liccardi e la batteria di Massimiliano Petrosino, che sostengono le altalenanti emozioni suscitate sia dalla chitarra che dalla voce. In alcuni passaggi, come ad esempio “Fracture”, “A Day” e nella conclusiva “Winter Sun” ci sono riferimenti anche a band quali Soilwork ed In Flames; trattasi di elementi che vanno comunque ad arricchire l’insieme di sfumature che caratterizzano “Through”.

Prova molto convincete per i Nothing I Know, ai quali non resta che continuare su questa strada, dal momento che il loro sound, forte anche di una produzione impeccabile, riesce davvero a buttare giù muri con assoluta disinvoltura.