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Rock In Park 2015: Puliafito e i Dieci Smadonnamenti

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Ed anche il Rock In Park 2015 saluta tutti. Passa in archivio anche la versione autunnale del Fest che ha animato il Legend Club di Milano, facendo alternare sul palco nomi noti, ma anche band alla prima esperienza con il pubblico.
Tutto sembra sia andato bene… salvo qualche incidente di percorso al quale, però, il direttore artistico Filippo Puliafito, ovvero l’uomo dei collage, ha saputo rimediare.
Innanzitutto, come novità in questa sessione autunnale abbiamo trovato birre griffate e gadgets che sono andati a ruba, segno anche di una consapevolezza nel saper fare le cose e non limitarsi a mettere a disposizione un palco e chiamare quattro amici.
Poi è chiaro che la musica è stata la padrona assoluta. Ma voi credete che sia stato tutto una passeggiata?
Per non replicare l’intervista fatta a giugno, al termine della prima tranche del Rock In Park 2015, questa volta facciamo qualcosa di diverso.

Vogliamo sapere dallo zio Fil, i dieci momenti di quest’ultima rassegna in cui ha smadonnato!

Let’s go!!!

In ordine di apparizione (delle sMadonne)

1°- dopo l’annuncio di Scott Weiland tempo di metter i biglietti in vendita e fare un po’ di promo, l’annullamento da parte dell’artista del tour europeo.

2°- dopo l’annuncio di Jeff Scott Soto tempo di metter i biglietti in vendita e fare un po’ di promo, l’annullamento da parte dell’artista del tour europeo, (sembra una ripetizione ma è la realtà).

3°- è figlia delle prime 2, dopo aver avuto le defezioni, dover rifare banner, locandine, comunicati e di nuovo promo, facendo capire che son cambiate delle date e delle band.

4°- correre dietro al corriere che doveva consegnare le birre personalizzate perché non sanno leggere il luogo di consegna e manco l’orario.

5°- far capire a molte band, musicisti e personaggi vari, che una volta che la comunicazione esce VUOL DIRE che il festival è al COMPLETO, la parola guest sulle locandine significa che la band c’è ma non ha inviato il logo per tempo o in attesa di conferma ufficiale.

6°- mettere tutti d’accordo per strumentazione, orari e promozione… molti non le-gono gli allegati e ti dicono: “Sì, visto, ok” per poi chiamarti il giorno prima o il giorno stesso chiedendo: “A che ora dobbiamo venire? Ampli chitarra ne abbiamo?” Ecc. ecc…

7°- questa è una smadonna ridente: leggere che fanno un festival nel parco a 100mt dal Legend qualche giorno prima, che casualmente si chiama UGUALE ma in Italiano (il rock nel parco), fa sorridere per la fantasia, la lungimiranza e soprattutto per l’idea geniale. Ho sorriso veramente divertito!!

8°- quando il giorno prima la band headliner ha annullato la data per problemi di salute di un componente… mi spiace molto ma era il terzo annullamento in 10 date, la casualità ha voluto dei cambi in fila 25/26/27 settembre, ho fatto il pieno!!

9°- quando dici SOLD OUT e la gente capisce “prego entrate tanto è vuoto vi stavamo aspettando, eravamo anche preoccupati”.

10°- questa è polemica allo stato puro non legata al festival cha ha avuto un riscontro incredibile tutte le sere (abbiamo superato del 30% l’affluenza media delle scorse edizioni), quando vedi, leggi, senti musicisti, band, addetti ai lavori che dicono “non c’è più un posto dove suonare, per gli inediti è difficile se non impossibile, si suona sempre davanti a nessuno, muovere la gente da casa è sempre un casino, cazzo c’è la partita ecc. ecc.”
Mi sale l’istinto omicida, perché poi generalmente (90-95% dei casi) sono loro i primi a non andare a vedere i concerti, ma questa è un’altra storia, triste per chi, come LORO, si rifugia dietro queste scuse per andare al pub/baretto a farsi la briscola con gli amici.

P.s. ne aggiungo un’altra
11°- quando stai organizzando un festival con più di 40 band e sei già abbastanza teso di tuo, cerchi di fare le cose al meglio, certamente ti può scappare qualcosa che sia un dettaglio o una situazione importante, basta poco per farti sbroccare e smadonnare, con questo chiedo scusa a tutte quelle persone che negli ultimi tempi si sono sentite trattate con superficialità o con delle risposte piuttosto secche e dirette, chi mi conosce bene sa che non sono così come posso essermi comportato.
GRAZIE a tutti per la pazienza e per l’affetto dimostrato nei confronti di un festival nato dal nulla e arrivato alla 5° edizione dove sono passate più di 200 band.