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Set In Motion: “Like Sand, Through Our Fingers” – Recensione

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SET IN MOTION Cover

Tanta tecnica e melodia sono le armi principali dei Set In Motion, band di Genova il cui Ep d’esordio “Like Sand, Through Our Fingers” ci consegna una band assolutamente matura e con una personalità molto marcata, dote preziosa al giorno d’oggi.

La proposta musicale dei quattro ragazzi affonda le proprie radici nel Metal-core di ispirazione progressiva, rifacendosi a band quali Periphery, TesseracT et similia, citati solo per inquadrare stilisticamente il sound in questione. Un elemento che balza subito all’orecchio è l’uso della chitarra Warr da parte di Mattia Clera, il tapping continuo disegna melodie che accompagnano ogni brano, creando un tappeto sonoro di grande qualità. Insieme all’altra chitarra di Donatello Viti alternano parti pacate e riflessive ad altre più rocciose ed arrembanti, il tutto a fare da sottobosco alla voce di Federico Morabito. Il capito “vocals” vede l’alternanza di strofe urlate e sporche, di matrice essenzialmente Hardcore, ad altre pulite, creando così la giusta contrapposizione che conferisce dinamicità ad ogni singolo brano.

Il drumming possente di Gabriele Bullita scandisce i ritmi che prediligono tempi cadenzati e quadrati, non disdegnando accelerazioni fisiologiche dovute ai repentini cambi di tempo, dimostrando anch’egli grandi doti tecniche.

Sin dall’opener “While It Burns” appare chiaro che la compagine ligure è davvero in gamba, il riffing articolato è la chiave di lettura di questa release, ma ciò non si traduce in tecnicismi ostentati, piuttosto l’elevato tasso tecnico di questi musicisti viene messo al servizio di ogni singola composizione, denotando una grande cura dei particolari. Inutile soffermarsi sul singolo brano, dal momento che lo stile dei Set In Motion rimane inalterato lungo tutta la release, il cui livello rimane costantemente elevato.

Lasciarsi trasportare dalle melodie create dalla band è un piacere, il dualismo che si crea tra elementi fortemente aggressivi, nervosi ed altri decisamente più distensivi, come ad esempio in “Last Exile” creano la giusta contrapposizione che allontana l’ascoltatore dal rischio di annoiarsi.

“Like Sand, Through Our Fingers” è un Ep ben riuscito, il cui ascolto è consigliato a tutti gli amanti del genere, dal momento che i Set In Motion non hanno nulla da invidiare ad altri acts più blasonati.