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Siveral: “Il live è il miglior biglietto da visita per una Rock Band

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“The Future Is Analog”, prossimo full-length dei Siveral, ci dice che tutto dipende dalle nostre scelte, dalla vita che stiamo vivendo, le macchine possono essere solo di aiuto. Ne abbiamo parlato con Antonio Magrini, fondatore della band, che dopo la pubblicazione di tre singoli ed un private show case, si prepara al release party del 9 maggio al Legend Club di Milano.

Ciao Antonio, benvenuto sulle pagine di Metal In Italy. Iniziamo subito con le presentazioni: i Siveral sono un progetto fondato da te nel 2014. Quali sono le tappe fondamentali della vostra carriera?

I Siveral nascono da una mia idea e una mia esigenza, dopo aver fatto parte di molte band volevo cambiare un po’ il modo di approcciarmi alla musica provando a comporre e ad arrangiare personalmente i brani.
Inizialmente pensavo di affidare le parti vocali ad un cantante, poi non trovando una soluzione ideale al progetto ho iniziato a pensare di poter imparare e cantare le mie stesse canzoni e così è stato.
Questa sicurmente è la prima tappa, in seguito la preparazione del live, da idee e arrangiamenti solo provati in studio alla realizzazione ed esecuzione dal vivo.

Dopo l’EP omonimo c’è stata una intensa attività live, che vi ha permesso di condividere il palco con act di grande spessore. Qual è l’esperienza che ricordi con maggior piacere? Quali le emozioni nel proporre dal vivo le vostre creazioni?

Suonare in palchi rinomati quali il Market sound festival oppure il Live di Trezzo e di supporto a band storiche quali Bad religion e Killing Joke crea un ottimo bagaglio di esperienza, trovarsi di fronte ad un pubblico che ti reputa all’altezza di essere in quella posizione è una condizione un po’ stressante ma comunque molto gratificante .

Dal punto di vista stilistico ai Siveral vengono accostati generi quali Alternative Rock, Progressive e sonorità moderne. Se dovessi descrivere con le parole la vostra proposta musicale, come la descriveresti?

Un sound ricercato raffinato e potente allo stesso tempo, ricco di arrangiamenti con due facce, quella della rock band ma anche quella di una band moderna che fa uso di synth e batterie elettroniche.

Quando nasce una band si sceglie un percorso da seguire, uno stile con il quale esprimere al meglio le proprie idee musicali. Come è nato il sound dei Siveral? C’è stato un periodo di sperimentazione o sin dall’inizio avevi le idee ben chiare?

Assolutamente, le idee si sono chiarite con il tempo lavorando tantissimo sul linguaggio, capendo quali effettivamente sono i punti di forza e insistere su quella strada, cercando di distinguersi il più possibile, le 10 tracce di “The future is Analog” hanno differenti stili e colori, da qui la definizione di prog più vista come un elemento variabile e senza regole piuttosto che di genere, riferendomi al prog rock anni 70.
Molte altre band fanno parte del background dei Siveral : A perfect circle , Tool, Anathema, Porcupine Tree, Puscifer,Karnivool, Radiohead,Deftones,Muse. L’elenco sarebbe molto lungo, ma riassumendo siamo influenzati da band che hanno un loro Sound personale e che fanno scuola.

Il primo full length si intitola “The Future Is Analog”. Perché questo titolo? C’è un concept generale o le varie tracce possono essere considerate delle storie a sé stanti?

Ogni traccia è un mondo a sè, poche sono riconducibili ad un filone comune, questo dal punto di vista musicale per quanto riguarda i testi invece la penna di Leah Janezcko, la nostra autrice, ha saputo dare uniformità ad un pensiero globale che condivido in pieno… “il futuro è analogico” tutto dipende dalle scelte che ogni giorno si affrontano e dalla vita che stiamo vivendo, le macchine e tecnologia possono solo aiutarci ad esprimerci meglio … stiamo vivendo un periodo storico molto particolare e delicato ma sapremo cavarcela…

Dall’album sono stati pubblicati tre singoli, dei quali l’ultimo è “Pray”. Perché avete scelto proprio queste tracce?

Awake , Alvadret e infine Pray questi i primi tre singoli. Forse sono i brani più immediati del disco e in un era dove si ha poco tempo per qualsiasi cosa una band ha pochi secondi per convincere il potenziale ascoltatore/ fan… sono brani completamente differenti tra loro così da avere una buona visione della band.

Capitolo dedicato alla composizione: come nascono i vostri brani? Seguite un iter preciso o lasciate spazio all’improvvisazione?

È tutto molto libero l’ispirazione: può arrivare da un suono da un ritmo, come nel caso di Alvadret, o da una line vocale. Molta importanza hanno gli arrangiamenti, sono il tappeto su cui si appoggerà la voce.

Attività live e studio, quale di queste due dimensioni si addice ai Siveral? Intimità dello studio di registrazione o l’adrenalina del palco?

Lo studio è molto interessante finché si compone, dal momento in cui bisogna eseguire la parte il meglio possibile un po’ mi annoia. La nostra naturale espressione è suonare dal vivo, pensiamo che la performance live sia ancora il miglior biglietto da visita per una rock band e in un nostro live l’impatto emotivo è sempre un elemento fondamentale.

Prima di lasciarci un domanda per i progetti futuri: come proseguirà la promozione dell’album dopo l’uscita? Ci sono degli appuntamenti da segnare in calendario?

Durate il corso del 2019 ci saranno pubblicazioni riguardanti l’uscita di “The Future is Analog”. C’è stato un “Private show case” uscito il 16 aprile, dove abbiamo anticipato l’uscita del disco con una performance live al kspace di Milano. Il 9 di maggio release show al legend club di Milano.

Grazie mille per la tua disponibilità, lascio a te il compito di concludere con un messaggio ai nostri lettori. A presto!

Grazie a voi per lo spazio che ci avete concesso è stato un vero piacere raccontare di noi, il nostro messaggio è di ascoltare sempre buona musica, fa bene allo spirito ..meglio se in compagnia di una buona birra, amici, amiche…
nostri lettori. A presto!