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Virtual Symmetry: intervista con Valerio Æsir Villa

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Virtual Symmetry

Una band che coniuga musica e profonde visioni filosofiche, musicisti d’eccezione per un progetto articolato ma allo stesso tempo di facile assimilazione. Non una dimostrazione delle proprie capacità tecniche, ma un insieme di emozioni che avvolgono e creano immagini dalle mille sfumature, questi sono i Virtual Symmetry e noi abbiamo parlato con Valerio Æsir Villa, chitarrista, polistrumentista e fondatore della band.

Ciao Valerio, come di consueto ti diamo il benvenuto sulle pagine di Metal In Italy e ti chiediamo di introdurre i Virtual Symmetry. So che dietro questo nome si cela una ben definita visione filosofica.

Come prima cosa vi ringrazio molto per lo spazio concesso al nostro progetto, riguardo al nome Virtual Symmetry:

Il termine Virtual Symmetry (Simmetria Virtuale) è un termine che sta ad indicare la perfezione della vita in relazione a se stessa …
… il concetto di simmetria è un concetto che richiama alla mente la precisione e la perfezione di una figura geometrica speculare e quindi apparentemente opposta ad un altra fino al momento in cui non stabiliamo che queste due figure debbano occupare lo stesso spazio,la prima si sovrappone alla seconda e viceversa, costituendo un unico corpo. Si tratta della più alta forma di affinità esistente, ovvero la capacità di occupare lo stesso spazio nella stessa unità di tempo, è il simbolo dell’unione e della perfezione che caratterizza la vita stessa… Il termine virtuale viene utilizzato per sottolineare che il concetto è legato a qualcosa di astratto e non direttamente tangibile – una perfezione appunto Virtuale quindi una qualità “potenziale” insita in ogni nostra creazione ed in ogni individuo.

Il vostro sound spazia dal progressive all’ambient, dalla fusion al pop, passando per la musica contemporanea, tu come descriveresti la musica che componi?

La musica di Virtual Symmetry potrebbe essere definita come un Universo multi dimensionale – un linguaggio molto preciso ma stratificato dove l’ascoltatore si trasforma in una spettatore attivo – la nostra musica e le nostre composizioni sono molto simili ad una rappresentazione cinematografica – e volendo utilizzare una seconda analogia – una “fantascienza” musicale dove non deve mai mancare l’elemento sorpresa e il forte impatto emotivo – cerchiamo sempre di concepire ogni struttura partendo da una solida linea melodica cosi da rendere organico il processo di creazione e poter quindi conferire ad ogni traccia uno sviluppo dinamico che sia sempre in grado di tenere alto il livello di attenzione e di emozione – il nostro obiettivo è sempre quello di emozionare e di far sperimentare belle sensazioni a chi ci ascolta – la tecnica è soltanto un mezzo ed è al servizio di questo scopo e mai fine a se stessa – nella nostra musica viene lasciato moltissimo spazio all’aspetto “melodico” e lavoriamo moltissimo sulla “forma”.

Il debut album “Message From Eternity” uscirà tra qualche mese, ma ad agosto avete pubblicato un’anticipazione: “Program Error (we are the virus), una mini-suite di dieci minuti. Si tratta di una traccia articolata, che vede la partecipazione di Jordan Rudess dei Dream Theater alle tastiere, ce ne puoi parlare?

Certamente! – Program Error (we are the virus) è una traccia che ci rende decisamente molto orgogliosi e la partecipazione di uno dei piu’ grandi keyboards player del pianeta oltre che membro dei Dream Theater è stata “la ciliegina sulla torta” come si suol dire ! – Si una mini suite articolata e di sicuro uno dei brani piu’ “progressive” dell’album – ho strutturato questa suite come se fosse un intero album condensato in 11 minuti – ho voluto inserire tutti gli elementi che caratterizzano il nostro song writing non lasciando nulla al caso e devo dire che dal rilascio avvenuto il 25 agosto moltissimi sono stati i commenti entusiastici che abbiamo ricevuto e di sicuro questo ha contribuito ad elevare l’aspettativa per l’uscita dell’album. Doveroso da parte mia sottolineare la professionalità e l’estrema umiltà di Mr.Rudess il quale oltre ad essere un amico è un immenso professionista e con poche mie parole è stato capace di creare dei keyboards solos veramente impressionanti – ascoltando il brano sul finale non si puo’ non notarlo ! Siamo veramente molto fieri di questa traccia. Jordan ci ha anche omaggiato di un video mentre esegue il suo epico solo finale e niente popo di meno che filmata sul palco dei Dream Theater ! Un sogno che si è avverato per ognuno di noi ! (seguiamo i Dream Theater da oltre 20 anni .. )

Questa traccia fa anche riferimento al celeberrimo film “Matrix”, vero?

Assolutamente si – questa traccia è molto ispirata al film Matrix ma soprattutto alla filosofia in esso contenuta – è un messaggio di libertà dalle catene “virtuali” alle quali l’umanità è da molti anni connessa – è un risveglio graduale della coscienza umana – con tanto di battaglie e ambientazioni epiche ma anche momenti di riflessione e malinconia, proprio come nel film.

Jordan Rudess non è l’unica guest presente nell’album, so che ci sono nomi importanti, quali sono i musicisti che hanno lasciato la loro firma sulle tracce?

Esattamente .. oltre a Mr. Jordan Rudess abbiamo avuto il piacere e l’onore di ospitare altri artisti fantastici su questa track come il grande Alessandro Del Vecchio (Edge of forever – Frontier Records) un singer d’eccezione del panorama rock europeo il quale ha eseguito appunto la parte “recitata” dell’agente Smith di Matrix (parte centrale del brano) e non solo, abbiamo avuto l’onore di ospitare anche un drummer strepitoso Elio Rivagli e Marco Pastorino (Secret Sphere – Temperance – Hate Tyler) alla lead voice. Potremmo definirla senza problemi una Guest Track !

E’ in uscita anche un videoclip, abbiamo visto qualche screenshot del set dove lo avete girato. Per quale traccia lo avete realizzato? E soprattutto, ce ne puoi descrivere l’ ambientazione ?

Certo con piacere, il video clip verrà realizzato per la seconda traccia dell’album intitolata Souls Reflections ed è stato girato in due differenti locations – una è il POLIVIDEO studios di Locarno dove abbiamo registrato le parti relative alla band mentre abbiamo scelto una location particolare e “mistica” all’interno di un bosco nelle vicinanze di Lugano per rappresentare la “storia” e il concept contenuto nella traccia, ovvero “la scoperta di se stessi attraverso il proprio riflesso nell’anima degli altri” il video sta venendo realizzato da un video maker veramente molto talentuoso e un caro amico Gianni Vacca della società WallScreenVideo di Lugano il quale si è occupato della scelta delle locations e della creazione dettagliata dello storyboard. Sono certo che vi piacerà molto sia il video sia ovviamente la Traccia !

Dal momento che il binomio audio-visivo è molto importante nell’economia del messaggio che volete lanciare, immagino che anche l’artwork avrà un proprio significato, è opera di Gustavo Sazes, che ha già lavorato per James Labrie, Amaranthe, Angra ed altri.

Bellissima domanda, ma non cosi semplice dare una risposta senza farvi riempire due pagine ! ma ci provo 😉 L’artwork è il frutto di un minuzioso lavoro e settimane di elaborazioni del messaggio che l’album contiene – anche in questo caso devo ammettere che lavorare con grandi professionisti è una garanzia e Mr. Gustavo Sazes puo’ realmente essere definito tale – ha saputo riassumere e soprattutto rappresentare il concetto che volevamo comunicare e lo ha fatto creando un artwork a mio avviso fantastico – per riassumere posso dire che questo artwork comunica un messaggio di spiritualità e di proiezione dell’anima umana in un futuro dove l’individuo avrà riscoperto se stesso e la propria natura spirituale dopo aver attraversato il ponte che lo separa dalla verità – come si puo’ vedere nell’immagine di copertina l’uomo è al centro di un universo composto di elementi che hanno sempre cercato di ridurlo al nulla ma lui siede contemplativo al centro di questo universo ed è ora in grado di controllarne gli elementi – rappresenta la vittoria dello spirito sulla materia e una sapienza assoluta e capace di governare il “tutto”.

Dopo l’uscita del disco, quali saranno gli appuntamenti futuri dei Virtual Symmetry? Ci saranno date dal vivo?

Al momento siamo molto concentrati sulla definizione dei dettagli e il release di Message From Eternity e stiamo già lavorando su materiale per un secondo capitolo della saga Virtual Symmetry – certamente pianificheremo un’attività live per il futuro. Terremo aggiornati i fan sul nostro web site www.virtualsymmetry.com

L’intervista è conclusa, ti ringrazio per il tempo che ci hai concesso, ci salutiamo qui, ma con il proposito di risentirci dopo l’uscita di “Message From Eternity”

Grazie a voi per il prezioso spazio e complimenti per il vostro progetto online! Gli artisti hanno bisogno di spazio ed è ammirevole che voi ne stiate creando uno per ospitarli…