Home News Wacken: esperimento con le Cashless Cards e l’inutilità dei Token

Wacken: esperimento con le Cashless Cards e l’inutilità dei Token

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Quanti Token vi sono rimasti dopo i concertoni di questo inizio estate?
Quanti di voi hanno rimarcato l’inutilità di questi gettoni non rimborsabili?

Al Wacken Open Air le risposte sono arrivate un anno fa. Per l’edizione 2017, infatti, è stata sperimentata la Cashless Card, ovvero una prepagata che tramite un dispositivo elettronico simile al Pos, tanto per intenderci, permetteva di acquistare birra, panini e tutto ciò che si trovasse all’interno del’area concerti, senza l’ansia del contante. In più, e qui sta la vera forza, quanto non speso viene ora rimborsato.

Sui canali ufficiali del Fest sono stati pubblicati i metodi per richiedere i rimborsi. QUI LE INFO.

In molti hanno apprezzato questa sorta di novità ed anche di giustezza del metodo utilizzato, proprio per non sprecare denaro. Qualcuno ha però rimarcato che se le Cashless Cards fossero state estese a tutta l’area, e quindi non solo a quella concerti, sarebbe stato meglio, perchè se si voleva acquistare una birra fuori dal perimetro consentito e si aveva solo la Card, ciò non era possibile in quanto servivano i contanti.
Gli organizzatori hanno comunque spiegato che essendo una “prova” si è cercato di limitare il raggio d’azione delle Cards per diminuire i margini di errore.

Sta di fatto che, contrariamente ai Token, quanto caricato sulle Carte viene comunque rimborsato. Ed è già un grandissimo passo in avanti.