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WormHole: ”Captivity Gardens” – Recensione

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Death metal con influenze aliene, i Wormhole con “Captivity Gardens” hanno deciso di condurre per mano l’ascoltatore attraverso un viaggio siderale fatto di bordate distorte ed atmosfere spaziali, un connubio ben riuscito.

Ad introdurci in questa dimensione parallela ci pensa l’intro “From Silence Of Space To Noise Of Trees”, quasi un minuto suoni ansiogeni che ci traghettano verso la prima vera e propria traccia “Ground Of Aerials”. Appare subito chiaro che i Nostri sanno come pestare sull’acceleratore, con furenti blast beats, riff granitici che si alternano a passaggi decisamente più articolati. Non solo chitarre in bella mostra, ma è da lodare anche il lavoro svolto dal basso, perfettamente riconoscibile, che non si limita alle fondamentali degli accordi, ma arricchisce il tappeto sonoro in maniera eccelsa, ottimo esempio è “Tunnel Of Soul”.

I brani non sono prolissi, ma diretti e concreti, solo in qualche caso superano i tre minuti, a vantaggio di una estrema dinamicità e tensione sempre molto elevate. Il viaggio prosegue sulle ali della velocità, nella maggior parte dei casi si viene investiti da un wall of sound non indifferente, condito da accelerazioni brucianti, alle quali fanno seguito passaggi più cadenzati.

Un ruolo molto importante viene rivestito dalla tecnica, perché i WormHole sono in grado di lanciarsi anche in episodi di una certa complessità, come nella brevissima “Jealous Of The Sun”, in cui fanno bella mostra di sé riff articolati di chitarra che fanno il paio con un basso indiavolato. L’incisività della band la riscontriamo anche nelle parti più accattivanti e di “facile” presa, mi riferisco al riff iniziale di “Apple Of Faults”, un vero e proprio macigno.

Tra le citazioni troviamo Cryptopsy, Cannibal Corpse, Autopsy, Dismember, soprattutto nei fraseggi dalle atmosfere sinistre.

“Captivity Gardens” è un album ben fatto, migliorabile forse nella produzione, che necessiterebbe di una spinta ancora più poderose, ma dal punto di vista della composizione nulla da eccepire: i WormHole sono delle macchine da guerra!