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As We Stray: “Quando non hai nulla da perdere, é tutto da conquistare”

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Gli As We Stray nascono ufficialmente alla fine del 2019, ma si tratta comunque di musicisti con precedenti esperienze alle spalle e con le idee ben chiare. Dopo l’uscita del singolo “Borderlines”, abbiamo intervistato la band, che ci ha parlato dell’album “Nothing To Lose”, il cui significato è spiegato nel titolo dell’intervista: “Quando non hai nulla da perdere, é tutto da conquistare”.
Ma lasciamo la parola agli As We Stray!

Ciao Ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. Iniziamo con le presentazioni: chi sono gli As We Stray? Come nasce la band?

Gli As We Stray sono una band formata da quattro membri: Ale (Voce), Mark (Chitarra), Nick (Batteria) e Ste (Chitarra). Il progetto nasce a Febbraio 2019 quando Mark e Nick decidono di iniziare a collaborare. Nei mesi a venire cominciano a organizzare le loro idee cercando, contemporaneamente, altri membri con cui dar vita a questo percorso. Il criterio fondamentale della ricerca era trovare una faglia con la quale poter condividere le proprie esperienze di crescita, tutto con un obiettivo comune: dare spazio alla musica. Qualche mese dopo si aprono le porte per Ale che riesce, a sua volta, ad introdurre Ste come figura mancante. Ad Agosto la Band comincia ufficialmente a scrivere il primo album.

Il genere musicale di riferimento è il Metal Core, come mai avete scelto questo percorso?

Noi non ci sentiamo appartenenti a nessun genere musicale anche se i nostri gusti vertono nella maggior parte in uno stile più “heavy”. In questo debut Album, infatti, abbiamo voluto spaziare su generi differenti rimanendo su un piano che tutti apprezziamo.

Da quali esperienze musicali provenite? Prima di dar vita agli As We Stray avete militato in altre realtà?

Tutti e quattro proveniamo da realtà che hanno sempre avuto uno scopo ben preciso nel mondo musicale e, avendo avuto l’opportunità di trovarci con la stessa motivazione, ora abbiamo la possibilità di dimostrare veramente quello in cui crediamo.

L’uscita dell’album è stata preceduta dal singolo “Borderlines”. Come mai avete scelto questo brano per fare da apripista? Cosa rappresenta per voi?

“Borderlines” è uno tra i brani più aggressivi e tecnici dell’album ed è stata la prima composizione, quindi per noi rappresenta il primo step di una lunga scalinata che abbiamo deciso di intraprendere. Già dalle prime intenzioni è emerso il volere comune di stravolgere ogni possibile punto di riferimento del genere musicale per l’ascoltatore programmando, come prossima uscita, un brano totalmente differente da “Borderlines”.

Passando invece all’album, perché la scelta del titolo “Nothing To Lose”?

Il titolo si spiega da sé: quando non hai nulla da perdere é tutto da conquistare.

Nella musica oltre all’aspetto strumentale c’è anche quello testuale. Quale messaggio volete trasmettere con i testi?

Siamo coscienti che le nostre esperienze di vita non ci rendano migliori di altre persone, quindi vogliamo esprimere le nostre vite cercando di far immedesimare l’ascoltatore facendogli capire che non è solo nel mondo. Il nostro obiettivo è, dunque, quello di creare una sorta di grande famiglia della quale tutti possono far parte.

Come state vivendo questo periodo in cui tutti siamo costretti a stare a casa?

Stiamo sfruttando questo tempo per migliorare l’aspetto tecnico del progetto dal punto di vista dello show live e per portare tanti nuovi contenuti di prossima uscita, chissà, magari tra qualche giorno

Nel nostro bel Paese già in precedenza la situazione musicale era in crisi, quale sarà, secondo voi, lo scenario quando ci sarà la riapertura dei locali?

Negli ultimi tempi ci sono arrivate molte proposte da tutto il mondo ma l’Italia rimane comunque la nostra casa e, dal nostro punto di vista, porteremo tanta energia a prescindere dal numero degli spettatori.

Prima di lasciarci una domanda alla quale so, per ovvie ragioni, che è difficile rispondere in questo periodo: quali sono i vostri progetti per il futuro? E qual è il vostro augurio?

I progetti sono tanti, non vogliamo dichiarare nulla, per adesso, perché è ancora un “work in progress”. Vi promettiamo che non manca molto. Il nostro augurio è quello di riuscire a portare in alto la scena metal italiana alla quale non è mai stato dato il giusto peso.

Grazie ragazzi per l’intervista, lascio a voi l’ultima parola.A presto!

Grazie a voi per questo spazio e per continuare a supportare il metal italiano. Big up per metal in Italy, a presto! Stay safe, stay home! Ale, Mark, Nick, Ste Peace.