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Belphegor: sputi in faccia e tour cancellato in Russia a causa della censura

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Il tour dei Belphegor era iniziato qualche giorno fa a Minsk, Bielorussia, ma successivamente la band ha dovuto fare i conti con opposizione e censura, arrivando alla cancellazione forzata di tre concerti. In Russia non sono nuovi a comportamenti del genere, infatti in passato anche Behemoth, Cannibal Corpse ed altri hanno avuto a che fare con la censura nello stesso Paese.

Tra l’altro mentre erano in attesa al Pulkovo Airport a San Pietroburgo, Helmuth Lehner ha ricevuto uno sputo direttamente in faccia da parte di un attivista Ortodosso. L’uomo ha poi proseguito ad attaccarlo, ma Karl Sanders dei Nile è intervenuto . Questo il video:

Chiediamo scusa ai nostri supporters russi. La sicurezza ha cercato di assicurare il corretto svolgimento degli spettacoli, il concerto a San Pietroburgo è stato cancellato qualche ora prima che salissimo sul palco, il 19 aprile. Siamo arrivati a Mosca con i migliori auspici per il 20, sculture e croci ci sono state vietate e ad Helmuth è stato imposto di non cantare i testi per la traccia “Lucifer Incestus”. Durante la seconda traccia l’ingegnere del suono è stato costretto a chiudere il microfono per il resto dello show, a causa del contenuto delle liriche. Successivamente siamo stati informati che non avremmo potuto suonare ad Ekaterinburg il 21 aprile e a Krasnodar il 23.

Helmuth aggiunge:

Abbiamo fatto tour in Russia dal 2006 ed abbiamo vissuto esperienze fantastiche. Abbiamo ignorato tutte le proteste, minacce di morte incluse, nelle scorse settimane. Mi avevano detto che molte band Black e Death Metal stavano avendo problemi, ma abbiamo deciso di andare avanti. Per le persone che credono di sapere tutto: quando quello spreco di ossigeno si è avvicinato all’aeroporto il 19 aprile, aveva una mano in tasca. Mi aspettavo che tirasse fuori una pistola, ma se lo avessi colpito sarei finito in prigione e lui in ospedale. Questo era il loro piano. C’era un altro degenerato che ha filmato l’intera scena. Un ringraziamento speciale al fratello Karl Sanders dei Nile, che ha avuto il coraggio di fermarlo, mentre lui continuava ad attaccarmi. Io sono un musicista, non un combattente, specialmente in Russia. Sono sopravvissuto al tifo e sono stato dichiarato morto per sei ore, attaccato a delle macchine e successivamente ho subito un intervento a cuore aperto. Non ho paura di nessuno, oltre me stesso. Non ci sono scuse per nessuno! Fine della storia. La cosa più importante è che gli artisti abbiano libertà di espressione. Religioni e governi continuano a censurare il lavoro creativo in tutto il mondo. Grazie a tutti i metalheads che sono al nostro fianco con lealtà e combattono oppressori e moralizzatori. Supporters russi, siate pronti! I Belphegor sono inarrestabili e torneranno!