Home Interviste Dalia Nera: dal post/grunge degli esordi al progressive groove di “The Hedonist”

Dalia Nera: dal post/grunge degli esordi al progressive groove di “The Hedonist”

SHARE
dalia nera

“The Edonist” è il loro album di debutto, anche se i Dalia Nera nascono nel lontano 1999. Attualmente sono impegnati nella stesura dell’atteso follow-up, abbiamo così intervistato la band siciliana per parlare sia del passato che del presente discografico.

Benvenuti sulle pagine di Metal In Italy, prima di iniziare a parlare della vostra musica vorrei che vi presentaste ai nostri lettori. Come nascono i Dalia Nera e quali sono le tappe fondamentali della vostra carriera?

Grazie a voi per lo spazio che ci date, un saluto a tutti i lettori di Metal in Italy.
I Dalia Nera nascono nel 1999 inizialmente come band dalle sonorità post-grunge, stoner rock. Dopo varie pause e cambi di formazione ci siamo spostati verso un sound più heavy, più aggressivo. Una prima tappa fondamentale è stata la nostra prima demo “Voices From The Underground” che ci ha permesso di farci conoscere nella scena siciliana grazie soprattutto alla nostra massiccia presenza in tutte le principali manifestazioni metal. Senza dubbio una tappa fondamentale è stata l’uscita del primo full-lenght album “The Hedonist” con il relativo official video del singolo che ci ha fatto conoscere anche nel resto d’Italia.

“The Hedonist” è il vostro album di debutto, uscito nel 2012 e riproposto nel 2014, quali sono le tematiche affrontate nelle liriche? Possiamo considerare l’edonismo il filo conduttore?

In realtà le tematiche trattate sono diverse, però la filosofia edonista è senza dubbio quella che si riallaccia nella maggior parte delle tracce contenute nell’album. Non da meno sono anche alcune problematiche sociali che vengono trattate in altre tracce attraverso delle metafore.

La band nasce nel lontano 1999, nel corso di questi anni ci sono stati dei cambi di line up, lo stile della band si è evoluto, come definireste il vostro sound odierno?

Fondamentalmente non c’è stato un vero e proprio cambio radicale di line-up , ad esclusione del cantante, con l’entrata di Gianni Zed, e recentemente del batterista, con l’entrata di Gianluca Barbato. Allo stato attuale il sound è molto consolidato e tendente a sonorità sicuramente molto più moderne e più progressive – groove.

I tredici brani dell’album sono dotati di grande dinamismo, ognuno di essi è ben riconoscibile, segno che le idee non mancano, tra tutti quali sono quelli che rappresentano maggiormente l’essenza dei Dalia Nera?

Un po’ tutti rappresentano un momento particolare di ispirazione artistica della band, però sicuramente alcuni brani sembrano identificarci meglio anche per le orecchie dei nostri fans. Ad esempio brani come “The Hedonist”,”Shot”, “Run”, “The Place I Want” e “There’s No Heaven” sembrano essere ormai irrinunciabili nelle scalette dei nostri concerti.

Nel corso degli anni avete avuto modo di condividere il palco con band di grande prestigio, quali sono gli eventi che rivivreste?

Tra i palchi più importanti sicuramente ricordiamo la nostra partecipazione per due anni di seguito al Metalcampsicily (2012 e 2013) dove abbiamo aperto a gruppi come Death SS, Aborym e DGM. Inoltre un’altra ottima esperienza è stata quella di aprire ai Vision Divine a Catania.

Suonare dal vivo è sempre difficile, a maggior ragione per band del sud, dico questo “tristemente” perché dovremmo essere noi italiani i primi a dare spazio ai gruppi nostrani, con Metal In Italy cerchiamo di farlo, quali sono le maggiori difficoltà che vi trovate a fronteggiare quotidianamente?

Purtroppo la realtà metal in Italia è un pò difficoltosa, per non parlare del sud Italia e soprattutto della Sicilia. I locali dove si suona Metal sono davvero pochi e gli eventi sono quasi una rarità o quelle poche realtà che ci sono consistono al 90% in piccoli festival dove si suona a titolo gratuito.

Da anni la Crash Music di Mariano Fontaine supporta l’underground italiano, siete soddisfatti dal lavoro che sta svolgendo per i Dalia Nera?

Senza dubbio Mariano è un grosso supporto per la nostra promozione e la nostra crescita. Si sta dimostrando anche un’ottima persona, seria, professionale e molto disponibile.

Parliamo del vostro prossimo lavoro, a che punto è la stesura dei brani? Cosa dobbiamo aspettarci? Un prodotto che prosegue il percorso intrapreso con “The Hedonist” o ci saranno delle novità?

La stesura dei brani è quasi a metà album. Vogliamo anticipare che il sound sarà sensibilmente diverso, più aggressivo e sperimentale da quello del primo disco. Nei prossimi mesi è prevista l’ uscita del primo singolo.

In passato avete realizzato anche un video, di ottima fattura, pensate di rifare qualcosa del genere in futuro?

L’importanza dei video-clip per una band al giorno d’oggi è fondamentale e fortunatamente abbiamo investito bene sul primo video-clip ufficiale (The Hedonist) realizzato dalla giovane video-produttrice Silvia Criscione, ottenendo un ottimo riscontro da parte del pubblico che ci segue e non. Per il futuro continueremo sicuramente ad investire curando questo aspetto e realizzeremo un altro video con l’uscita di uno dei singoli del nuovo album.

Bene ragazzi, vi ringrazio per il tempo che ci avete concesso, a voi l’ultima parola…lasciate un messaggio ai nostri lettori!

Ringraziamo voi per lo spazio che ci avete dato e ringraziamo tutti coloro che ci seguono. Vi ricordiamo che il nostro album è disponibile su tutti i canali digitali, i-Tunes, Spotify, Amazon etc…inoltre vi invitiamo anche a seguirci su Facebook, Twitter e Reverbnation, Ciao a tutti, a presto…\\m//