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Ecnephias: i segreti di “Lord Of The Stars” svelati da Sicarius e le larve morte di diabete…

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L’estro di un sognatore, oltre che musicista, che diverte e divide. E se così non fosse non potrebbe far parte degli Ecnephias.
Davide “Sicarius” D’Andrea, tastierista della band lucana è il deus ex machina dell’immagine forte del gruppo che traspare dai video, dove c’è il suo zampino, dove c’è la sua idea assolutamente non conservatrice ed anzi molto provocatoria.

Lo stesso mood che anima l’ultimo nato, il video di “Lord Of The Stars”, traccia tratta dall’album omonimo, e che neanche questa volta ha lasciato delusi gli assetati di sangue e di atmosfere al limite della decenza. Tant’è vero che alcune scene sono state tagliate. Ed è lo stesso Sicarius che ci svela alcuni segreti. Tra questi vi è anche una scoperta scientifica…

Un’intervista non per parlare di un album, bensì di un video. E’ uscito “Lord Of The Stars” ed al momento del rilascio del teaser la band ha detto che “voleva essere un regalo per i fan che seguono da sempre gli Ecnephias”. Perché questo regalo?

Negli anni abbiamo avuto modo di scoprire che molti nostri fan sono anche grandi appassionati di cinema horror, amanti in particolare della scena horror italiana compresa tra gli anni 60 e i primi anni 90. Noi stessi, da grandi estimatori del cinema di genere italiano e consapevoli della sua importanza storica, abbiamo sempre trovato in esso un’importante fonte d’ispirazione. Il nostro album “Ways of Descention” ad esempio, è un concept liberamente ispirato al film “L’Arcano Incantatore” di Pupi Avati. Con il video di “Lord of the Stars” abbiamo voluto testare nello specifico questa forte affinità tra la nostra musica e quel tipico immaginario cinematografico, affinità che poi ci lega di riflesso anche al nostro pubblico. In passato avevamo già tentato questo esperimento con i precedenti video, ma questa volta abbiamo osato di più. Trovo che sia riduttivo parlare di un semplice videoclip promozionale dell’album, si tratta invece di un’opera a sé, un piccolo film horror con un suo senso artistico preciso, che sommato al senso lirico e musicale del brano, può arrivare a toccare certe corde in qualsiasi spettatore disposto a lasciarsi andare per quei 6 minuti di durata. Da qui la definizione di “regalo”; non capita tutti i giorni che una band offra un prodotto del genere al proprio pubblico.

Quanto di tuo c’è In questo video?

Beh, avendolo scritto e diretto, è chiaro che di mio c’è tanto. Ma questo “mio” indica anche tutto quello che rappresenta artisticamente la parola “Ecnephias”, infatti è raro che il regista e sceneggiatore di un videoclip sia anche un membro della band, e credo che in questo caso il mio doppio ruolo abbia giovato particolarmente al senso ultimo dell’opera. Naturalmente ogni membro della squadra fantastica con cui ho lavorato ci ha messo qualcosa di suo; si tratta di artisti e tecnici davvero eccezionali, che hanno creduto molto nel progetto e hanno lavorato con grande entusiasmo. Il confronto con loro è stato fondamentale su ogni cosa. Ed è doveroso ricordarli tutti: il direttore della fotografia Giuseppe Pupillo, lo scenografo Davide Perretta, il montatore Giuseppe Di Gregorio, il make up artist Domiziano Delvaux Cristopharo (nome importante nell’ambito del cinema horror indipendente), l’operatore Rocco Figliuolo, l’assistente Giovanni Sileo e infine gli attori Diego Laino e Nicole Ricciardulli; questi ultimi sono stati davvero eroici, anche perché sono riusciti a sopportare tre cose generalmente insopportabili: il freddo, i vermi e la mia pazzia.

Cosa contengono le scene tagliate?

Scusa il gioco di parole, ma in sostanza abbiamo tagliato il pene tagliato. Nella versione pubblicata su youtube noterai questa sfuocatura all’altezza del pene del cadavere, che nasconde un pene amputato e putrefatto. Altri tagli riguardano un paio di momenti sanguinolenti che non mi convincevano del tutto perché toglievano ritmo al montaggio, ma quando rilasceremo la versione uncut cercherò di inserire anche quelli.

Quando rilascerete, se mai accadrà, la versione “uncensored”?

Ad accadere accadrà, ma non so dirti con precisione quando. Per il momento, essendo io un sognatore, mi piace pensare che la rilasceremo la notte di Natale.

C’è qualche aneddoto del dietro le quinte che vuoi raccontarmi?

Sì, te ne racconto uno volentieri; devi sapere che fino a tre o quattro giorni prima delle riprese dovevamo girare in un bosco, ma siccome il meteo prometteva tempeste e non avevamo la possibilità di posticipare la data, ho dovuto modificare velocemente la sceneggiatura e organizzarmi per un piano B da girare in interni. Alla fine non è venuta giù neanche una goccia d’acqua, ma con il senno di poi sono certo che la sceneggiatura del piano B, cioè quella che abbiamo girato, funziona molto di più di quella originale del piano A, quindi quello che poteva essere un problema è diventato un ulteriore punto di forza.

Ma… le larve… erano vere???

Sì, le larve erano verissime, scappavano in continuazione dalla scatola in cui erano chiuse, e come ogni buon regista con i suoi attori, io andavo a recuperarle una ad una. Peccato solo che siano morte a contatto con la marmellata di ciliegie usata per il make up del cadavere, infatti se ci fai caso, nella prima scena si muovono e nelle successive sono immobili. Sono morte di diabete. Con questo video abbiamo fatto una scoperta scientifica molto importante: la marmellata uccide i vermi.

Tempo fa mi parlasti di un tuo progetto, di un corto nella fase di pre-produzione. Puoi svelarmi qualche dettaglio in più?

Sì, la pre-produzione continua, anche se molto lentamente. Lo girerò sicuramente entro la prossima estate, in modo da fare in tempo a spedirlo in giro tra i vari horror festival. Ho scritto anche il tema musicale principale, di cui sono molto orgoglioso. Sarà un film estremo, blasfemo ed eroticamente malsano. Visto che ci siamo vi rivelo il titolo in anteprima: “NecrOniric”.

Dal punto di vista musicale invece, con Mancan abbiamo capito che c’è del materiale potente per un nuovo album. Che conferme mi dai?

Ci sono dei pezzi fantastici che aspettano solo di essere lavorati al meglio. Potenzialmente l’album, dal punto di vista compositivo, è già a buon punto. Ora bisogna arrangiare e perfezionare il tutto. Sarà l’apertura di un nuovo corso musicale per la band, l’inizio di una fase evolutiva ancora più matura, una vera sorpresa stilistica.