I Forgotten Tomb, con questo ultimo lavoro ” Hurt Yourself And The Ones You Love “, sono arrivati all’ottavo studio album, un bel traguardo per questa band ormai diventata culto nel panorama italiano.
La nuova fatica dei nostri ha cambiato leggermente direzione rispetto al black doom dei primi dischi, infatti qui troviamo un mix di Doom, Black metal ma anche un po’ di Stoner rock anni 70, tutto miscelato in maniera naturale e con una certa qualità espressiva. Il disco suona in modo molto più maturo rispetto ai passati lavori. Le songs, pur stando in una media di 5 minuti di lunghezza, catturano immediatamente l’attenzione.
Inaspettate aperture melodiche fanno sì che questo disco e il penultimo “And Don’t Deliver Us From Evil”, aprano forse una nuova direzione stilistica della band. L’ascolto delle sette tracks, come detto, sorprende l’ascoltatore in quanto si susseguono canzoni dal forte sapore doom metal dato dalla durata, influenze stoner rock con passaggi e con un groove ormai lontani da noi. Il tutto con un naturale raffreddamento preso da quelle influenze norvegesi che vanno a fondersi con la voce graffiante e molto sofferta di Herr Morbid.
Le parti vocali si amalgamano benissimo nel sound di questo disco, a volte rimangono malinconiche, in altri frangenti scandiscono l’incedere del pezzo.
La produzione finale rende perfettamente l’idea di questi sette capitoli: oscura, pesante, piena di particolari da scoprire durante tutto l’ascolto.
Cito inoltre alcune tra le canzoni che mi hanno colpito per intensità e che mi hanno trasmesso il senso del disco: “King Of The Undesirables”, “Bad Dreams Come True” , “Hurt Yourself And The Ones You Love” e “Swallow The Void”.
Che dire di questo nuovo capitolo dei Forgotten Tomb… un disco cinico, malinconico e aperto a nuovi orizzonti. L’espressività è il suo punto di forza. Forse qualche ascoltatore non sarà appagato, ma davanti ad un espressione artistica di questo spessore si può solo apprezzare il tutto in maniera oggettiva.
Consigliatissimo!!
