Home Recensioni Funeral Mantra: “Afterglow” – Recensione

Funeral Mantra: “Afterglow” – Recensione

SHARE

Debutto sulla lunga distanza per i romani Funeral Mantra, i quali con “Afterglow” ci regalano dieci tracce di Heavy/Stoner solido e coinvolgente, che trae spunto da band quali Black Sabbath, Led Zeppelin, Kyuss e Black Label Society, solo per citare alcuni nomi.

Sebbene le tracce siano caratterizzate da una grande dose di atmosfera, la forza del combo capitolino risiede soprattutto nella capacità di sorprendere l’ascoltatore con riff granitici ed abrasivi, i due axemen sfornano infatti lungo tutta la tracklist progressioni di accordi molto ispirate, pur rimanendo all’interno di confini ben definiti.

A queste caratteristiche bisogna aggiungere linee vocali veementi, che ben si amalgamano con il tappeto musicale, alternando parti più aggressive ed accorate ad altre che sfociano anche in parentesi growl, riuscendo così a rendere più dinamica la proposta musicale. Completa il quadro una sezione ritmica quadrata e precisa, che non si limita a sostenere le composizioni, ma riesce a completare uno spettro sonoro ben congegnato.

Il sound crudo dei Funeral Mantra ha un’attitudine sicuramente live, i Nostri non fanno ricorso ad artifici elettronici, ma rimangono fedeli a quelle sonorità fatte di valvole e sudore, tanto care alla tradizione Rock. Difficile citare un brano, perché i dieci contenuti nella track list si attestano su livelli alti, a testimonianza del fatto che, sebbene la band sia all’esordio sulla lunga distanza, si tratta comunque di musicisti che sanno il fatto loro ed hanno le idee ben chiare.

“Afterglow” è un album maturo, ottimamente prodotto, che verrà certamente apprezzato dagli amanti del genere.