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G3: photo report della data al Postepay Rock In Roma

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Nella serata in cui l’Italia del calcio usciva dagli Europei, in cui al Circo Massimo si esibiva un gigante della musica, ovvero David Gilmour, un migliaio di fanatici della sei corde si sono ritrovati all’Ippodromo delle Capannelle per il concerto dei G3, nel corso del Postepay Sound Rock In Roma.

Nonostante ci fosse qualcuno con un occhio verso il palco e l’altro sul telefonino con lo streaming di Italia – Germania, la serata è stata incandescente e tutti i presenti hanno partecipato con grande interesse, merito soprattutto di Joe Satriani, Steve Vai e The Aristocrats, con Guthrie Govan alla chitarra, Bryan Beller al basso e Marco Minnemann alla batteria.

I primi a salire sul palco sono stati proprio i The Aristocrats, che oltre ad essere musicisti di grande talento, si sono dimostrati anche ottimi intrattenitori del pubblico, dopo il primo brano, infatti, Marco saluta il pubblico e presenta la band come gli “Aristocazzo” o “Aristocazzi” e si lancia poi nello scioglilingua “33 trentini entrarono a Trento…”. Nel corso dell’esibizione il trio ha improvvisato anche un colloquio tra diversi animali da fattoria, di quelli che emettono rumori quando vengono schiacciati, in particolare con l’uso di un maiale, un pollo ed un’oca. Quelli che si trovano in Autogrill insomma… Tralasciando l’aspetto puramente ironico, i The Aristocrats hanno deliziato le orecchie dei presenti con melodie ricercate, arrangiamenti curati e perizia tecnica di altissimo livello. Rock, Jazz, Funky, Fusion: di carne a cuocere i Nostri ne hanno messa davvero tanta.

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Dopo circa quaranta minuti di esibizione, il trio d’apertura lascia il posto al funambolico Steve Vai, il quale si presenta sul palco con la sua Jem dalla tastiera illuminata, occhialoni e “Bad Horsie”, brano iniziale che ha letteralmente steso tutti i presenti. Steve non si risparmia, nonostante la calura estiva, la scena è tutta per lui, tanto che il batterista si vede a malapena dietro i suoi amplificatori. Nella scaletta non poteva mancare un brano come “For The Love Of God”, che è stato accolto con una vera e propria standing ovation. Vai è un chitarrista molto teatrale, riesce a suonare la sua Ibanez anche con la lingua, ma di certo agli spettatori sarà rimasta impressa la genialità delle sue composizioni; tra i guitar hero lui è sicuramente uno di quelli che non badano semplicemente alla velocità esecutiva perchè ama sperimentare.

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Intorno alle 22:30 sale sul palco Joe Satriani, il quale si presenta al pubblico come Giuseppe Satriani, scatenando il delirio tra la folla. Nella band che accompagna Joe troviamo 2/3 dei The Aristocrats, con l’aggiunta di Mike Keneally alla chitarra e tastiera. È proprio con lui che il guitar hero intrattiene fraseggi, dialogando ed intrattenendo quasi dei duelli. Rispetto a Steve Vai, Satriani lascia più spazio a chi lo accompagna sul palco, nonostante riesca sempre ad essere sempre al centro della scena. Anche nel suo caso il live set dura circa quaranta minuti, nel corso dei quali il pubblico è stato rapito dalla perizia tecnica di Joe, prediligendo in particolare i brani tratti da “Surfing With The Alien”.

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Poco dopo le 23 giunge finalmente il tempo di vedere tutti i musicisti sul palco, così Joe invita sul palco Guthrie Govan, introduce Steve Vai dicendo: “Vi presento un ragazzo che continua a seguirmi da diversi anni e non so perché”. Si leva dal pubblico un grido: “Stefano, Stefano!”, ma i Nostri iniziano subito a far parlare i propri strumenti con “Message In A Bottle”, segue “Little Wing” che vede Steve Vai rivestire anche il ruolo di cantante. Dopo le emozioni suscitate da questo classico di Hendrix, i G3 stupiscono i presenti con “Smell Like Teen Spirit” dei Nirvana, scatenando il delirio, con un successivo accenno a “Keep On Rockin In The Free World” di Neil Young. Termina così la performance del Guitar Trio, dopo tre ore e mezza di grande musica, anche se il pubblico sembrava non averne ancora abbastanza. Effettivamente vedere i tre chitarristi contemporaneamente sul palco è stato uno spettacolo al quale nessuno avrebbe voluto porre fine. Nonostante la partita di calcio, ieri sera a Roma ha vinto la musica!

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