Home Recensioni Hellsteps: “Last Moment Of Sanity”

Hellsteps: “Last Moment Of Sanity”

SHARE
Hellsteps

Quattro brani sono più che sufficienti a dimostrare il valore degli Hellsteps: il quintetto molisano in questo Ep autoprodotto, dal titolo “Last Moment Of Sanity”, dà ampiamente prova di quelle che sono le caratteristiche di un sound privo di fronzoli, diretto ed efficace.

Il genere proposto dai nostri è un Death Metal dal sapore primordiale, ma con oscure tinte Black che incattiviscono e rendono ancora più tetro lo scenario descritto dalle loro note. Tra i primi dettagli che balzano all’orecchio bisogna sicuramente menzionare il cantato di Pas che alterna liriche in italiano, inglese e latino, plasmando sapientemente le parole per farle aderire a quello che è il tappeto musicale. Da un punto di vista stilistico le linee vocali sono sempre catarrose e cavernicole, alternate con passaggi puliti nelle parti recitate, come ad esempio in “Carthago Delenda Est”.

La durata dei brani varia dai cinque minuti di “Daimonesias”, già presente sul precedente demo, ai sette di “Bastard Sorrow”, ma nonostante ciò gli Hellsteps riescono a rendere comunque dinamico ogni pezzo, grazie ad un songwriting che alterna parti veloci ad altre più lente e cadenzate, momenti d’atmosfera con sfuriate infernali, come nella già citata “Bastard Sorrow”. Le chitarre di Lord Of War ed Antonio Occhionero sono possenti e corpose, nonostante la produzione minimale, elemento questo che non influisce sulla resa sonora di “Last Moment Of Sanity”.

Da non sottovalutare il lavoro della sezione ritmica: il batterista Gianni Tozzi è sempre preciso e puntuale, il suo drumming è essenziale, ma decisamente efficace, il contributo del bassista Darktears è altrettanto importante, dal momento che questi non si limita a sostenere il lavoro degli axemen, ma riesce a creare passaggi intriganti che ben si amalgamo con le armonie delle chitarre.

In conclusione possiamo dire che “Last Moment Of Sanity” ci consegna una band in ottima forma, dotata di un notevole impatto sonoro, non estremamente articolata nel songwriting, richiamando così alla mente caratteristiche tipiche del Death old school, ma allo stesso tempo anche momenti più epici cari al Metal classico e raggelanti atmosfere di matrice Black; attendiamo una prova sulla lunga distanza che possa confermare le impressioni positive.