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Human Slaughterhouse: “Trickle Down” – Recensione

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Trickle Down

Un sound decisamente Death Metal, ma con una marcata componente brutale e sanguigna, così si presentano gli Human Slaghterhouse ed il loro Ep “Trickle Down”.
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Sette i brani nella tracklist, con intro, un intermezzo ed outro, per cui le tracce durante le quali la band bastona l’ascoltatore sono quattro, ma tanto basta per farci apprezzare il sound che ci propone la band.

Come ogni buon prodotto di stampo Death, anche qui troviamo passaggi veloci, con blast beats in bella mostra, che si alternano ad altri più rallentati. Molto efficace il lavoro svolto dalla chitarra di Andrea Battaglia, il suo riffing è pesante come un macigno e non mancano progressioni articolate, mantenendo una certa “epicità” di fondo.

Ovviamente l’aggressività dell’axeman non sarebbe altrettanto efficace se non potesse contare su una sezione ritmica tritaossa, infatti il drumming indiavolato di Claudio Peragine è un elemento imprescindibile per la resa finale, così come Nicola Servidio al basso svolge un lavoro di spessore. Grazie ad una produzione davvero ben riuscita, è possibile ascoltare nitidamente tutti gli strumenti, basso compreso, che spesso viene affossato da chitarra e batteria.

Dal punto di vista vocale Giovanni Lefemine tira fuori delle liriche che sembrano provenire direttamente dall’oltretomba, gravi nella timbrica e catarrose quanto basta per rendere tutto il pacchetto sonoro compatto.

Tanta roba quindi gli Human Slaughterhouse, che attendiamo ovviamente alla release sulla lunga distanza per un’ulteriore conferma di quanto di buono fatto con questo “Trickle Down”.