Home Recensioni Humangled: “Prodromes Of A Flatline” – Recensione

Humangled: “Prodromes Of A Flatline” – Recensione

SHARE
Humangled-PoaF-front

Seconda fatica sulla lunga distanza per I toscani Humangled dal titolo “Prodromes Of A Flatline”, release che ci presenta una band dedita ad un Death Metal old school privo di fronzoli o spunti melodici, ad eccezione della cover finale dei Therion “To Mega Therion”.

Procediamo con ordine: l’album è stato prodotto da Dan Swanö, personaggio che non ha bisogno di presentazioni e che rappresenta una certezza, almeno dal punto di vista della resa sonora. Per quanto riguarda i contenuti, l’album in questione è un compendio di Death Metal vecchio stampo, che non si pone come fine quello di rivoluzionare un genere, piuttosto cerca, con buoni risultati, qualcosa che appartiene ormai alla tradizione estrema mondiale.

Vengono alla mente nomi quali Cannibal Corpse, Death, Carcass, Obituary, influneze che messe insieme danno vita ad un prodotto interessante e piacevole, che scorre via velocemente e si presta ad un headbanging sfrenato. Sin dalle prime note dell’opener “Libertè, Egalitè, Brutalitè” emerge la brutalità del quintetto toscano: a colpire sono i suoni abrasivi, le distorsioni mordaci, il cantato arrogante ed oscuro, al pari della sezione ritmica che pesta di brutto. Importante notare come ogni singolo strumento sia pienamente riconoscibile, caratteristica non scontata quando si parla di Metal estremo. Le soluzioni compositive alternano passaggi frenetici e convulsi ad altri più lenti e ragionati, che prediligono accordi stoppati e tempi rallentati.

I brani sono abbastanza lunghi, ad eccezione di “4_03” che si attesta al di sotto dei quattro minuti, il resto delle composizioni varia dai cinque agli oltre sei minuti; in questo senso uno snellimento porterebbe sicuramente ad una maggiore dinamicità, anche se i Nostri riescono con frequenti cambi di tempo a rendere le tracce scorrevoli.

Non ci sono episodi particolari da citare, dal momento che il livello compositivo è comunque buono e non ci sono cali di tensione. “Prodromes Of A Flatline” è un disco costituito da un onesto Death Metal, che convince senza sconvolgere e ci presenta una band in grande forma, che sa tirare legnate sui denti senza remora alcuna. Consigliato a tutti gli amanti del genere.