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Let Them Fall: il bello di tornare a casa con il sorriso dopo uno show

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Sono genuini e sono tra quelli che si emozionano davvero se fai loro un complimento.
Sono anche tra quelli che spesso e volentieri, dopo uno show, tornano a casa con il sorriso, senza rimuginare troppo su cosa va o non va nella scena italiana.
I toscani Let Them Fall sembra che vivano alla giornata ed invece hanno tutto ben chiaro in mente, sia per ciò che riguarda il presente che ciò che riguarda il futuro.

Ciao ragazzi, bentornati sulle pagine di Metal In Italy. Nell’intervista dell’anno scorso eravamo rimasti alla pubblicazione del singolo “Wintersun”, adesso vi ritroviamo con un album pubblicato. Cosa è successo in questo lasso di tempo?

Ciao! Grazie mille per averci dato questo spazio, è un piacere essere di nuovo qui con voi! Il periodo che va da Wintersun alla pubblicazione di Wolftales è stato per noi quello più faticoso, ma allo stesso tempo quello più ricco di ispirazione artistica. Ci ha visti impegnati nel concludere un percorso che era iniziato con il primo singolo Fenrir e che avevamo appunto continuato con Wintersun, che ha portato alla creazione di questo nostro primo full-length, in cui ci siamo presi una pausa dai live per concentrare tutte le nostre energie nella composizione.

Si è appena conclusa la prima parte del tour a supporto di “Wolftales”, quali sono state le vostre impressioni? Come siete stati accolti sia da chi già vi conosceva che da chi ha assistito ad un vostro concerto per la prima volta?

Non possiamo certo lamentarci di questa prima esperienza live con Wolftales, quasi tutte le serate sono state una soddisfazione unica che ha ripagato appieno i nostri sforzi. In particolare città come Trento o Perugia ci hanno fatto tornare a casa con il sorriso, poiché la gente era lì ad aspettare noi, impaziente di poter cantare dal vivo i nostri pezzi, per noi tutto ciò è incredibile!

C’è stato nel corso del tour qualcuno che abbia fatto qualche osservazione, un complimento o una critica, che vi è rimasta particolarmente impressa?

Non ricordiamo cose particolari, ma in generale un’affermazione ricorrente che ci rende davvero fieri del nostro lavoro è “il vostro messaggio è arrivato e mi avete fatto provare bellissime emozioni”. Questa per noi è una vittoria sul piano comunicativo che ci dimostra che siamo stati in grado di raggiungere il primo obiettivo fondamentale della musica e dell’intrattenimento

Veniamo al nuovo album. L’uscita è stata anticipata da qualche singolo, come avete scelto i brani per i quali avete realizzato dei videoclip?

I primi due singoli, Fenrir e Wintersun, sono usciti prima che l’intero album venisse composto, una sorta di esperimento in cui abbiamo trovato un equilibrio stilistico e un sound ben preciso. Successivamente Midgard è stato scelto perché racchiudeva tutti i nostri tratti distintivi ed aveva il potere di trascinare l’ascoltatore nel nostro mondo al primo ascolto.

Tra l’altro si tratta di video di ottima fattura, in cui le immagini raccontano bene le atmosfere musicali. I Let Them Fall utilizzano molto bene il linguaggio audiovisivo, anche con l’uso di “simboli”. Quali quelli che ritroviamo nei videoclip?

Nell’ideare i nostri videoclip dal 2015 ad ora la nostra volontà principale è stata quella di creare una trama, una sorta di universo Let Them Fall che le persone potessero imparare ad apprezzare. In ogni capitolo troviamo elementi ricorrenti come la spada e l’amuleto, una simbologia che andremo ad approfondire ulteriormente nei prossimi video. Possiamo solo dire che con Wolftales concluderemo la storia che inizió con il nostro primo video Shape Of Glory.

Alla base di “Wolftales” vi è un concetto che accomuna i brani, o ce ne sono molteplici?

Le tematiche dei nostri pezzi sono molto ricorrenti. In generale ci muoviamo sempre su argomenti sociali che vedono il singolo individuo coinvolto in un moto interiore che lo porta ad avere la necessità di automigliorarsi, superando le difficoltà che si presentano di giorno in giorno.

Qual è il messaggio che i Let Them Fall vogliono trasmettere con la loro musica? Ma, soprattutto, ritenete che quello “musicale” sia un linguaggio in qualche modo universale, nel senso che, al di là delle barriere linguistiche riesce a trasmettere emozioni?

Senza dubbio la musica possiede un potere che va aldilà del linguaggio, che permette alle persone di ricavare un qualcosa anche ignorando totalmente il testo. Nel progetto Let Them Fall, però, si mettono in relazione diversi elementi: note, parole e immagini visive. Il messaggio che vogliamo trasmettere a chi ci ascolta è molto genuino e riguarda in buona parte quello che siamo nella vita quotidiana. Vorremmo condividere con tutti i valori che ci hanno guidato lungo tutti questi anni di attività come band e che ci hanno formato nelle persone e nei musicisti che siamo.

Tempo fa ho visto che avete realizzato una playlist spotify nella quale avete riportato band e brani che in qualche modo influenzano la vostra musica. Come mai questa scelta?

L’idea ci è ovviamente venuta vedendo band più grosse che avevano fatto la stessa cosa. Ci è sembrato carino nei confronti di chi ci segue, far luce sulle radici che stanno alla base della nostra musica, quegli artisti a cui magari non penseresti, ma che in realtà hanno contribuito al nostro sound in maniera profonda.

Tra i prossimi impegni c’è anche quello al Rock In Park. Cosa pensate delle band con le quali condividerete il palco e, in generale, di questa iniziativa che punta molto sul Made in Italy?

Quando ci dissero che avremmo aperto un concerto ad una delle band italiane più rinomate nell’ambiente, i Destrage, e per di più che lo avremmo fatto a casa nostra non volevamo crederci. Per noi è un’occasione unica per farci sentire dalle persone che ci hanno visto crescere da adolescenti determinati a persone consapevoli delle loro potenzialità e del loro progetto, ringraziamo Antigony Agency e Rock My Life per questa opportunità che non sprecheremo. L’iniziativa del Legend Club di portare un festival con Line up prettamente italiana è secondo noi molto bella, valorizza appieno la scena metal del nostro paese che non ha nulla da invidiare alle altre. Non vediamo l’ora di condividere il palco con I Destrage, i Wolf Theory e tutti gli altri!

Bene ragazzi, prima di lasciarci vorrei sapere quali sono i vostri progetti per il futuro: continuerà la promozione di “Wolftales”, ma state lavorando a qualcosa di nuovo?

Sicuramente ci sforzeremo al massimo e nei limiti delle nostre possibilità di continuare a suonare in giro il più possibile cercando di raggiungere le zone in cui ancora non siamo stati. Nel frattempo stiamo lavorando ad un nuovo capitolo in cui approfondiremo Wolftales in un modo molto particolare, ma per ora non ci sbilanciamo in annunci! Abbiamo ancora un disco da promuovere e tanti contenuti da condividere con voi.

Grazie mille per la vostra disponibilità, lascio a voi l’ultima parola, un messaggio per i nostri lettori ed i vostri fan. A presto!

Grazie ancora a voi, per noi è importantissimo il supporto che ci date. Un ringraziamento anche a tutte le persone che leggeranno queste righe e a tutti coloro che decideranno di ascoltarci. Il progetto Let Them Fall ha sempre avuto come valore fondamentale quello della spontaneità, raccontiamo noi stessi senza sovrastrutture. La nostra speranza più grande è quella di riuscire a comunicarvi tutto questo attraverso le nostre canzoni e che queste ultime possano essere costruttive per chi si avvicina alla nostra musica. Un in bocca al lupo a voi di Metal in Italy per tutti i vostri progetti futuri, a presto!