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Lost Resonance Found: “A World Beyond” – Recensione

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Death Metal melodico, con chiari riferimenti alla scena svedese, misto ad elementi Metalcore, sono gli ingredienti principali del sound dei Lost Resonance Found, i quali con “A World Beyond” presentano dodici brani sicuramente non innovativi, ma che dimostrano grande professionalità e padronanza degli strumenti.

Non si tratta di un compito a casa svolto egregiamente, perché la band di San Benedetto Del Tronto riesce ad entusiasmare l’ascoltatore grazie a riff di chitarra granitici, che non disdegnano qualche breakdown, elementi elettronici inseriti in background ed una voce che alterna passaggi catarrosi ad altri melodici. L’alternanza tra queste due “anime” della band risulta vincente, non originale, ma la formula funziona ed è accattivante.

In primo piano troviamo le chitarre, che generano un wall of sound davvero imponente, a dimostrazione del fatto che gli album autoprodotti possono godere di produzione e suoni molto curati; i due axemen prediligono un riffing molto catchy, che incita sicuramente ad uno sfrenato headbanging. Rimanendo in tema chitarre, non mancano parti soliste ben congegnate, anche se queste non rappresentano l’elemento principale del songwriting. Anche il comparto ritmico svolge egregiamente il proprio compito, sostenendo a dovere chitarre e voce.

I dodici brani scorrono via velocemente e soprattutto con grande coinvolgimento, segno che i Lost Resonance Found sono sulla strada giusta. Rendere la proposta musicale più identificativa, senza risultare troppo derivativi, è auspicabile, ma nel frattempo possiamo apprezzare questo “A World Beyond”.