Home Interviste Neodea: “Cantiamo in italiano… e gli americani preferiscono!”

Neodea: “Cantiamo in italiano… e gli americani preferiscono!”

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Il “Libero Arbitrio” è un’arma a doppio taglio.
Ok… tutti liberi di fare le proprie scelte, ma basta che poi queste non si riflettano sulle esistenze degli altri che, al contrario, fanno scelte diverse. Specie in questi tempi in cui è facile perdersi nell’illusione di riuscire ad avere tutto e subito.
La realtà vista con gli occhi dei Neodea ci porta a spunti di riflessione davvero interessanti, tutti concentrati nell’ultimo album, “Libero Arbitrio” appunto, che ha fatto apprezzare la band sia in Italia che all’estero… senza che ci fosse la necessità di cantare in inglese!

L’intervista:

Ciao ragazzi e ben ritrovati su Metal In Italy. Come sta andando la promozione dell’ultimo lavoro “Libero Arbitrio”?
Ciao Silvia e grazie mille!
Bene, sinceramente oltre ogni iniziale aspettativa il disco ha avuto un ottimo impatto sul mercato e non possiamo che essere soddisfatti dei responsi ottenuti.
Il pubblico ha apprezzato il nostro nuovo sound e questo non può che renderci ancora più orgogliosi del lavoro fatto.

Certamente vi va dato atto del fatto di aver scelto la vostra lingua madre nella vostra musica. Scegliere l’inglese fa sempre figo e, indubbiamente, apre a più possibilità internazionali. Le vostre esibizioni all’estero e soprattutto negli States però non sono mancate: che tipo di responso avete avuto?
Può sembrare un paradosso, ma siamo risultati più interessanti di altre band che proponevano pezzi in inglese.
Per loro (soprattutto americani) non siamo portati per la lingua anglofona e preferiscono ascoltare la musica in lingua originale piuttosto che in un inglese imbastardito dalle cadenze italiche.
Quando abbiamo registrato Diretta TV, per esempio, ci è stato esplicitamente chiesto da Jonatan Plum e Co., di registrarla in Italiano, anche per dare valore a ciò che siamo
È strano, ma mi ha dato quasi l’impressione che nonostante ci prendano in giro, amino il nostro modo di parlare e lo apprezzino anche nel rock ahahahah.

Tornando all’album, mi ha troppo incuriosito questo particolare: come avete fatto a mettere insieme, nella stessa canzone, un “verde marshmellaw” ed Hoffmann?
Ma come? Non conosci la mia fantastica cioccolata calda con i marshmellaw aromatizzati all’LSD? Ahahahah
In realtà molte delle cose descritte sono state veramente parte di un viaggio, anche se con questo testo ho voluto sottolineare la necessità di evadere dalla realtà di oggi, spesso più terrorizzante delle visioni distorte derivanti da un acido.
Ci è sembrato il giusto modo di aprire il disco.. una bella visione distorta che accompagna in un universo parallelo e distaccato dalla quotidianità.

Siete sempre molto attenti a raccontare la realtà che vi circonda. La situazione politico e/o sociale in Italia, al giorno d’oggi, potrebbe offrire spunti di riflessione per il vostro sound ed il songwriting?
Tutto quello che ci circonda può e deve essere lo spunto per scrivere.
Molti dei brani del “Libero arbitrio” trattano di temi attuali: abuso di potere da parte delle divise, molestie sui bambini da parte della chiesa, l’annientamento del singolo individuo in nome del progresso..
Non viviamo in un bel periodo. Nonostante si abbia l’illusione di possedere tutto o di poter ottenere qualunque cosa, abbiamo perso completamente la nostra identità.
Preferiamo nasconderci dietro uno schermo piuttosto che avere veri rapporti e siamo talmente in balia dei media che ormai abbiamo paura del prossimo e di vivere una vita al di fuori delle nostre gabbiette.
Siamo animali addestrati.
Una volta c’era la “beata ignoranza” imposta dalla chiesa a comandare i popoli… Oggi veniamo bombardati da informazioni ammalianti e contraddittorie al punto da non avere possibilità di capire cosa sia vero o falso, giusto o sbagliato.

Quali sono gli appuntamenti imminenti (e perchè no, anche futuri) che vi vedranno impegnati?
Siamo in procinto di partire con le date promozionali. Non lo chiamo Tour perchè quello è per i big. La prima tre giorni ci porterà tra il 25 ed il 27 aprile a Roma per aprire il live di un gigante della musica come Mark Boals, per poi spostarci a Genova e a Carpi nei giorni successivì. Ci saranno due appuntamenti tra maggio e giugno nella nostra Milano e successivamente Verona e Brescia. Ci sono ancora date in via di definizione, quindi altre città da raggiungere.. puntiamo a riuscire a coprire tutto il nostro bel paese prima di provare a riproporci all’estero.