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Nyx: “Hairesis” – Recensione

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Il trio torinese dei Nyx arriva a questo debut album “Hairesis” dopo due demo rilasciati il primo nel 2010 dal titolo ” Death …. ” e il secondo “Obnubilato Incesto Semen” del 2012.
I nostri arrivano con questo lavoro a delineare in maniera molto più efficace le loro influenze
Black metal.
Infatti, durante l’ascolto, il freddo glaciale proveniente dalle lande scandinave è presente in tutti
i capitoli di questo “Hairesis”.
La tracklist alterna parti veloci di blasts beat a parti più ricercate, sino ad arrivare a riff molto rallentati che offrono un genere di atmosfera evocativa.
Il guitar working è molto in linea con quello che la band vuole trasmettere, riff sporchi e molto raw, senza mai però risultare scontati.
La costruzione dei pezzi è ben pensata e il tutto suona molto fluido.
Da menzionare alcuni passaggi accostabili per sonorità a liturgie religiose, che vogliono rafforzare il concept del disco incentrato sull’eresia.
Da citare la buona produzione del disco, tutti gli strumenti sono chiari anche nelle parti più brutali e veloci.
Inoltre è da elogiare il lavoro di batteria che in questi generi, se non ben suonato e curato, può penalizzare il tutto.
“Hairesis” si lascia ascoltare in maniera piacevole, facendo capire le potenzialità dei Nyx.
Credo che con una maggiore esperienza possano arrivare a forgiare una nuova proposta di livello.
La partenza è ottima, ma per capire meglio le intenzioni della band mi riservo di sentire un nuovo lavoro.
Raccomandato a chi fa del black metal una religione…