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Oltrezona: “Reborn” – Recensione

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oltrezona reborn

I veneti Oltrezona sono attivi dal 1999, si tratta quindi di una band con esperienza e con le idee ben chiare, infatti il loro ultimo lavoro “Reborn” ha una connotazione precisa: bastonare l’ascoltatore a suon di Thrash, Hardcore e Metal.

I tre generi sono stati citati in quest’ordine volutamente, perché i Nostri si divertono a sfornare fumanti riff Thrash, hanno un’attitudine prettamente HC, che emerge soprattutto dalla voce, non dimenticando la componente Metal che completa il quadro. “Reborn” non è una release che cerca di stabilire nuovi confini musicali, ma una onesta dichiarazione di guerra, la testimonianza che gli Oltrezona suonano qualcosa che piace a loro stessi, senza dover essere degli innovatori.

Nella tracklist ci sono sette brani, ma escludendo l’intro di apertura quelli effettivi sono sei, per un totale di circa venti minuti. Tanto basta per regalare all’ascoltatore una cospicua dose di metallo pesante. Poison The Well, Hatebreed, Helmet, Walls Of Jericho, Snapcase, Anthrax, Obituary e molti altri ancora sono i nomi che si mescolano nel calderone, ma ciò che conta è la bontà della proposta musicale.

Tra ritmiche veloci e pestate all’ennesima potenza, breakdown seminali e liriche catarrose si sviluppa il percorso degli Oltrezona, i quali con “Reborn” ci offrono davvero una prova convincente.