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Sanremo 2018: le impressioni di Alex Giuliani. Seconda Serata

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Abbiamo constatato che, in un’edizione molto “nostalgica”, quest’anno al Festival di Sanremo c’è poca “pisellabilità”!
O almeno questo è quanto emerso dalle Impressioni di Alex Giuliani per la prima serata del Festival.

– Sanremo 2018: le impressioni di Alex Giuliani. Prima Sera

Come sarà andata la seconda serata? Nuove proposte e campioni avranno convinto il nostro Alex?
Vediamo un po’.

IMPRESSIONI SULLA SECONDA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO:

– Si inizia con un duetto canoro Hunziker-Baglioni, costretto a cantare con un secchio davanti alla faccia. Credo ci abbia vomitato dopo aver sentito la Hunziker cantare
– La Hunziker non è pisellabile. Mi sta simpatica come una multa dei Vigili Urbani. Ma resto comunque affezionatissimo alla sua foto pubblicitaria in “Roberta”.
– Stasera Padre Claudio Baglioni ha un aspetto migliore e un colorito più naturale. Quelli del Museo delle Cere “Madame Tussauds” hanno lavorato bene durante la notte
– Entra in scena Favino che, a dispetto del cognome, è vaginabile
– Favino, con quel cognome può fare l’attore. Ma non di film porno
– Stasera ci sono le nuove proposte. Finalmente una spruzzata di pediatria in un convegno di geriatria
– Inizia Lorenzo Baglioni. No, non è parente. Lo fosse stato, avrei capito il perchè della sua partecipazione
– Lorenzo Baglioni canta “Il congiuntivo”. Devo ricredermi, è simpatico e mi piace! Quindi non vincerà mai ed è destinato a fare il bagnino a Forte dei Marmi
– Sono fazioso pure sugli omonimi di Padre Claudio
– Giulia Casieri, vestita come una pila di bicchierini di carta, canta “Come stai”. Il primo verso recita “sento un peso sulle spalle”. Con una “s” di troppo
– Giulia Casieri imita spudoratamente Amy Winehouse. Vado a vedere su Wikipedia tra quanto compirà i 27 anni
– Giulia Casieri è pisellabile. Godiamocela fino ai 27 anni
– Mirko e il Cane canta “Stiamo tutti bene”. Dopo aver ascoltato la canzone, non riesco ancora a capire chi sia Mirko e chi il cane
– Comunque Mirko mi ha fatto venire in mente che devo portare il cane a pisciare
– Mirko e il Cane esordisce dicendo che pensava di poter andare a Sanremo solo in vacanza. Tranquillo, l’anno prossimo
– Seriamente, la canzone parla dei viaggi della disperazione fatti sui barconi… Il pezzo è bello, come belle sono le parole. Mi piace. Infatti è eliminato 5 minuti dopo
– Alice Caioli si presenta dicendo che è carica di adrenalina e energia. Per dimostrarcelo, canta “Specchi rotti”, una nenia narcotica che non rompe solo gli specchi
– Alice Caioli è pisellabile
– I primi big ad esibirsi sono Le Vibrazioni che eseguono “Tutto sbagliato”. Come pure sono sbagliati i pantaloni slim-fit che indossa il gemello grassoccio di Sarcina
– La canzone de Le Vibrazioni è una delle migliori del Festival. Quindi verrà eliminata
– E’ il momento della pisellabile Nina Zilli. d è il momento di guardare la Tv abbassando il volume
– Le canzoni di Nina Zilli sono immancabilmente insipide e lisergiche come un bicchiere di acqua Panna con 50 gocce di Xanax
– Nina Zilli preannuncia la sua collaborazione con Sergio Cammeriere. Il bicchiere di acqua Panna si arricchisce con ulteriori 50 gocce di Xanax
– Ospiti della serata, Il Volo, reduci da una tournee mondiale conclusa due giorni fa a Tokio. Mai un cazzo di sciopero dei trasporti aerei quando serve
– Il Volo mi fanno vomitare. Non per niente li ho sempre chiamati Il Bolo
– Il Bolo, insieme a Padre Claudio Tussauds, omaggiano Sergio Endrigo con “Canzone per te”, che scrisse per Roberto Carlos e con cui vinse il Festival nel 1968.
– Roberto Carlos, oltre al festival, vinse anche il mondiale di calcio nel 2002 come terzino sinistro del Brasile
– I Lacuna Coil hanno più successo all’estero che in Italia. Ed ho sentito lamentele in proposito
– Anche i ragazzi de Il Bolo hanno più successo all’estero che in Italia. Aspetto le vostre lamentele in proposito
– Tornano i big in gara, nel senso di oversize. Roy Paci assomiglia a Nicola Savino che ha ingoiato un materasso memory foam
– Pippo Baudo è l’ennesimo superospite della serata. Ha smesso di tingersi anche lui, come Ron. Duecento operai della L’oreal sono in cassa integrazione per colpa loro
– Il reparto geriatrico sanremese si arricchisce di un nuovo paziente: Roberto Vecchioni
– Finalmente è il momento di Elio e Le Storie Tese, unici come sempre. Mi sto esaltando
– L’esaltazione dura tre minuti e l’ingresso sul palco di Straccio Antonacci fa l’effetto di una secchiata di ghiaccio nelle mutande
– Straccio Antonacci da sempre l’impressione di cantare seduto sulla tazza del cesso, sotto sforzo
– Straccio Antonacci agli esordi venne definito lo Sting italiano
– L’infiammabile Ornella Vanoni, accompagnata dai suoi toy boys Bungaro e Pacifico, muove la bocca come i personaggi del cartone animato Clutch Cargo
– Se non ricordate il cartone Clutch Cargo, siete dei mocciosi
– Se ricordate il cartone Clutch Cargo, siete dei vecchi catorci come me. Ma con pessimo gusto, perchè quel cartone faceva cagare
– Red Canzian porta un pò di rock a Sanremo. Non suona anche a voi come una presa per il culo?
– E’ il turno di Terence Hill che, nel suo classico italiano stentato, canta “Muoio per te”. Ah no, è Sting
– Sting canta in un italiano talmente stentato che Toninho Cerezo, sotto la supevisione di Nils Liedholm, avrebbe potuto dargli lezioni e delucidazioni
– Se non conoscete Toninho Cerezo, siete dei mocciosi. Della Lazio
– Se conoscete Toninho Cerezo, siete dei vecchi catorci della Roma. Come me
– Sting duetta con Shaggy. Un accostamento simile ad una cravatta appoggiata su un bagno alla turca
– Sting, che in italiano significa “pungiglione”, è quello che decantava e praticava il sesso tantrico, vantandosi di poter far sesso per 6 ore. A Rambo, ariccoji quer giacchetto
– Quando Padre Claudio canta “Questo Piccolo Grande Amore” esulto come Tardelli nei mondiali del 1982
– Ron sale sul palco più biondo del giorno prima. Entro sabato tornerà ad avere i classici capelli color Marmotta dell’Oregon e gli operai della L’oreal torneranno a lavorare
– Renzo Rubino ha il fisico a trottola ed è vestito come un vecchio cosentino che guarda i cantieri della Salerno-Reggio Calabria
– Padre Claudio, insieme al Bolo, canta “La Vita è Adesso”. Mi sono esaltato come Gianpiero Galeazzi che commenta le gare degli Abbagnale
– Comunque i ragazzi de Il Bolo sono stati vittime di bullismo da ragazzini. Meritatamente
– E’ nuovamente il turno di Elio che stavolta indossa una ridicola parrucca rossa… ah no, è Annalisa. Ha le stesse sopracciglia
– Annalisa, con una bandana a coprirle le sopracciglia, è pisellabile
– I Decibel chiudono la gara e cantano il ritornello di “Lettera al Duca(pelli)” in un inglese meno stentato. I corsi notturni del Cepu fanno miracoli