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Sanremo 2018: le impressioni di Alex Giuliani. Prima Serata

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Evviva Saremo! E’ grazie al ritorno della kermesse musicale più discussa dell’anno che torniamo ad ospitare le “IMPRESSIONI DI ALEX GIULIANI“.
Gli utenti si sono già scatenati sui social. Ma l’atteso commento alle serate sanremesi è uno solo: quello del batterista degli Helligators!

Pronti per questa prima serata di commenti?
Via!


IMPRESSIONI SULLA PRIMA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO:

– Vorrei fosse già l’ultima
– Faccio una premessa doverosa: sono un grande fan di Claudio Baglioni, quindi non potrò mai parlar male di lui e di questa edizione del Festival
– Detto ciò, la prima serata sanremese è stata una merda
– Pronti, via e c’è subito un incursore che interrompe il primo ospite, Fiorello. Senza ucciderlo
– Avrei preferito un’incursione delle Femen
– La partenza è affidata allo scoppiettante Fiorello. Ho scelto il giorno sbagliato per smettere di bere Red Bull
– Quest’anno, con l’assenza di Carlo Conti e Sergio Sylvestre, non ci sono personaggi di colore. A Salvini piace questa cosa
– Entra finalmente King Claudio Baglioni da Centocelle. Mi ricorda padre Ralph De Bricassart di “Uccelli di rovo”
– Se non sapete chi è padre Ralph De Bricassart di “Uccelli di rovo”, siete dei mocciosi
– Se sapete chi è padre Ralph De Bricassart di “Uccelli di rovo”, siete dei vecchi catorci. Come me
– Claudio Baglioni sembra a suo agio sul palco dell’Ariston come un prete in un sexy-shop
– Padre Claudio si muove in modo sciolto. Un po’ come David Zed
– Se non sapete chi è David Zed, siete dei mocciosi
– Se sapete chi è David Zed, siete dei vecchi catorci. Come me
– Prima di ogni canzone viene visualizzata la fotografia del cantante che sta per salire sul palco. In pratica si passa dalla foto con “filtro fotografico Meloni” alla triste realtà “Fabris”
– Parte finalmente la gara. La prima cantante è Annalisa. E’ talmente anonima che non le hanno dato neanche un cognome
– Chi cazzo è Annalisa?
– Annalisa di cognome fa Scarrone. Ed è la cosa più interessante della sua biografia
– Sale sul palco Ron e, nello stupore generale, si presenta coi capelli bianchi, senza la sua celebre tinta color marmotta monax
– Ron canta una canzone scritta dal defunto Lucio Dalla
– Anche il parrucchiere di Ron deve essere defunto
– Per fare un dispetto a Ron, subito dopo salgono sul palco i The Kolors che hanno i capelli tinti con tutti i colori del Pantone
– Max Gazzè indossa una tunica stile Game of Thrones e purtroppo è la cosa che rimane più impressa della sua esibizione
– Padre Claudio Baglioni annuncia che l’ospite della serata, Laura Pausini, non potrà essere presente per una laringite. E’ il momento di stappare una bottiglia di spumante
– Laura Pausini viene raggiunta in collegamento telefonico. La sua voce ricorda i maniaci sessuali dei film horror anni 70. Ma anche l’aspetto
– Laura Pausini garantisce che sabato sarà sul palco dell’Ariston. E’ il momento di rimettere lo spumante in frigo. Con mestizia
– Fiorello e Padre Claudio Baglioni cantano “E tu”, la canzone più bella del Festival. Ah, non è in gara
– Entrano finalmente i presentatori, Piefrancesco Favino e Michelle Hunziker
– Pierfrancesco Favino sembra a suo agio sul palco dell’Ariston come Woody Allen davanti ad un liceo femminile
– Michelle Hunziker, extra-comunitaria, guadagna 400mila euro per questo Sanremo. Ma non è di colore e a Salvini piace questa cosa
– Michelle Hunziker porta un vestito nero scollatissimo. Ma io ho più tette
– Non dirò che Michelle Hunziker è pisellabile. Altrimenti lei e la Bongiorno mi denunceranno come hanno fatto con Selvaggia Lucarelli
– Michelle Hunziker esordisce con una dedica a Tomaso Trussardi, suo marito, seduto in platea: “Sei così bello che ti risposerei”. E’ il momento di prendere l’insulina in frigo, prima che il diabete mi stronchi
– Poco dopo Michelle Hunziker scende in platea e bacia Tomaso Trussardi, suo marito
– Tomaso Trussardi ha preparato nella notte le carte del divorzio
– Che cazzo di nome è Tomaso con una M sola?
– Mi commuove la presenza del maestro Beppe Vessicchio coi suoi baffi da Schnauzer. Mi viene da dargli due croccantini
– E’ il turno di Ornella Vanoni (vestita come un cartoccio di fusaie) e dei suoi due badanti, Bungaro e Pacifico
– La Vanoni è ormai talmente plastificata che è vietato fumare intorno a lei nel raggio di 20 metri
– Ornella Vanoni conosce sia Ralph De Bricassart di “Uccelli di rovo” che David Zed. Insomma è un vecchio catorcio. Come me
– Mario Biondi ha una voce molto profonda, calda e rassicurante. Un pò come le loffe che si fanno d’inverno sotto al piumone
– Ermal Meta, insieme al suo pusher di fiducia Fabrizio Moro, presenta la migliore canzone della serata. Ma sarà probabilmente squalificata perchè già presentata in una passata edizione
– Ermal Meta, albanese sbarcato in Italia da bambino su un gommone, verrà probabilmente squalificato per plagio. A Salvini piace questa cosa
– Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, 486 anni in due, mettono a dura prova le mie rètine: Fogli, capelli bianchi (codice esadecimale #ffffff) e carnagione color tarocco siciliano (#fea201). Facchinetti, capelli color pigna di cedro libanese (#613e00) e carnagione rosa confetto (#ff97e5)
– E’ finalmente il turno de Lo Stato Sociale. “Finalmente” perchè avevo bisogno di pisciare
– Lo Stato Sociale canta “Una vita in vacanza”, ed è esattamente quello che gli auguro. Possibilmente in Nuova Zelanda
– Durante l’esibizione de lo Stato Sociale c’è la performance di un’anziana e super-atletica ballerina, Paddy, 80 anni. E io mi rassegno: quest’anno niente figa al Festival di Sanremo
– Il cantante de Lo Stato Sociale, indossa una maglietta con scritto “voglio un gattino”. Ma spero ti regalino un leone affamato
– Nina Zilli è vestita da sposa. Pare che Tomaso Trussardi le abbia chiesto la mano pochi minuti prima
– Nina Zilli è pisellabile
– Noemi non è pisellabile neanche nella foto di presentazione e nonostante il “filtro fotografico Meloni”
– Il nero sfina. Tranne che su Noemi e su di me
– I Decibel presentano “Lettera dal Duca(pelli)”. Mi piace, nonostante il ritornello in improbabile anglo-pugliese
– Immensi come sempre Elio e le Storie Tese. Ci mancheranno le sopracciglia di Elio. E ci resteranno i the Kolors, che le sopracciglia se le sfinano dall’estetista
– Giovanni Caccamo, per risultare meno anonimo, si è fatto crescere la barba
– Red Canzian canta “Ognuno ha il suo racconto”. Che potrebbe tranquillamente fare ai suoi nipoti, davanti al caminetto, in pantofole. Possibilmente a casa sua
– Come si chiamava il cantante prima di Red Canzian?
– Luca Barbarossa canta “Passame er sale”. A me passateme er vino, invece
– Diodato, esegue “Adesso”. Tutto bello, tranne i continui primi piani sul doppiomento da pellicano di Roy “Cannavacciuolo” Paci
– Pare che Roy “Cannavacciuolo” Paci sia stato pagato in pescetti freschi pescati sul litorale ligure
– Renzo Rubino mi piace. Sto cercando il numero di un bravo psichiatra
– Enzo Avitabile e Peppe Servillo sembrano i due torturatori nazisti del film demenziale “Top Secret”
– Se non conoscete il film demenziale “Top Secret”, siete dei mocciosi
– Se conoscete il film demenziale “Top Secret” siete dei vecchi catorci. Come me
– Vorrei parlare malissimo de Le Vibrazioni, ma la canzone mi piace. Che cazzo mi sta succedendo?
– Finalmente Morandi e Baglioni, 712 anni in due, di nuovo insieme nel remake di Cocoon… ehm… Capitani Coraggiosi!
– Sale sul palco l’intero cast del film “A casa tutto bene”. A casa mia un po’ meno, dopo tre ore di Sanremo
– Sto in stato catatonico come Bob Dylan nel video di “We are the world”