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Scuorn: come un evento black metal (al debutto) riesce a fare sold out

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Che il suo progetto fosse innovativo e degno d’interesse lo abbiamo capito praticamente da subito.
Ora, è il popolo del black metal che rende omaggio a quanto ha saputo fare e costruire Scuorn, il progetto epic black di Giulian che pone al centro del sound la tradizione musicale partenopea fatta di antichi strumenti e del dialetto campano che anima le lyrics.
Nel giro di qualche mese sono stati imbarcati professionisti quali Marco “Wolf” Lauro (Gort – Backing Guitar), Francesco Del Vecchio (Párodos – Lead Guitar) e Libero Verardi (Housebreaking – Bass & Backing Vocals), David Folchitto (Stormlord – Batteria) e Riccardo Studer (Fonico ed Orchestratore), lasciando intendere quindi che “Cà nisciun è fess” e che si volevano fare le cose per bene.
Lo scorso 12 novembre è stata la volta della presentazione al pubblico nell’ambito del Cult of Parthenope Black Metal Fest di Napoli. E la risposta è stata da record.

L’intervista:

Ciao Giulian, il 12 novembre si è tenuto il Cult Of Parthenope Black Metal Fest. L’evento è stato sold out, avreste mai pensato di ottenere un simile risultato?
E’ stato un evento incredibile, io e Marco “Wolf” Lauro abbiamo lavorato senza sosta per 6 mesi al fine di riuscire a dare vita al primo festival black metal mai tenutosi a Napoli. Il riscontro è stato superlativo, il primo sold out di un concerto metal mai verificatosi a Napoli, una partecipazione ed un supporto continuo da parte del pubblico che si è presentato in gran numero già all’apertura delle porte, ed atmosfera davvero unica.
Nel creare il bill volevamo suscitare interesse e seguito ed abbiamo scelto di portare i Negura Bunget (ROM) per la prima volta a Napoli nel loro tour per il ventesimo anniversario, affiancargli per l’occasione due debutti live in esclusiva, quelli di Scuorn e MorsSpei, altre due band internazionali di valore come Ossific (CAN) e Nahemia (UK), ed i bravi Terrorfront. Penso che Napoli abbia risposto in maniera straordinaria.

Pensi che in Campania ci sia fame di Black Metal? Le persone accorse all’evento provenivano anche da fuori regione?
Napoli è una città meravigliosa e la Campania ha una buona scena underground, che però va invogliata e stimolata, ed alla quale vanno proposti eventi interessanti e non troppo frequenti. Il black metal storicamente non è un genere seguitissimo qui, ma stavolta grazie alla curiosità che hanno destato le nuove band locali e alla partecipazione di gruppi del calibro dei Negura, è diventa motivo di orgoglio e supporto per la città, attirando anche il seguito di persone venute dal Veneto, dalla Toscana e dal Lazio, cosa che difficilmente si è verificata in eventi passati.

Per Scuorn è stato il primo live, qual è stata la risposta del pubblico? Tu cosa hai provato nel portare sul palco i brani?
La risposta del pubblico è stata davvero grandiosa, una partecipazione ed un supporto continuo dall’inizio alla fine del concerto ed un riscontro molto positivo nell’ascoltare in anteprima i brani del debut album in uscita ad inizio 2017. Sicuramente per me è stato un momento molto emozionante, da un lato ero completamente assorbito e concentrato sulla performance, ma dall’altro non mi sembrava vero di essere finalmente riuscito dopo 8 anni dalla fondazione di questa band ad avere l’occasione di poter condividere con la mia città l’orgoglio e la fierezza che questo progetto vuole esprimere nei confronti nella nostra cultura e tradizione. Ancora stento a crederci, ma questo è solo l’inizio…

Dato che la tua proposta musicale è alquanto elaborata, avete riscontrato qualche difficoltà nel riprodurre on stage l’atmosfera creata in studio?
La professionalità e la capacità tecnica dei membri live di Scuorn, ovvero di Libero Verardi (Bass&BackingVocals), Marco “Wolf” Lauro (Back Guitar), Francesco Del Vecchio (Lead Guitar) e della stella della nostra formazione live, il grandissimo David Folchitto (Drums), ha fatto si che i pezzi fossero eseguiti esattamente come su disco, guadagnandone anche in impatto e presenza scenica, e per questo desidero ringraziarli per quanto profuso in questo live e per essere parte di questo progetto per tutti quelli futuri. Il resto l’ha fatto il talento e la competenza del nostro fonico live, Riccardo Studer, che dopo aver partecipato da special guest alla stesura delle orchestrazioni dell’album “Parthenope”ci accompagna anche dal vivo per ricrearne la stessa magnifica atmosfera.

Pensi che sia stata la giusta occasione per sfatare il tabù delle sonorità partenopee accostate ad un genere estremo?
Da parte mia non vi è mai stato alcun dubbio sull’affinità fra le sonorità della nostra cultura ed il metal estremo, lascio agli ascoltatori la libertà di giudicarne il risultato…

Hai avuto qualche feedback anche dai Negură Bunget?
Sono stati contentissimi di suonare per la prima volta a Napoli, in uno show sold out e sono stati molto disponibili sia nei confronti del pubblico che con noi organizzatori e le altre band. Sono davvero una band leggendaria che voglio ringraziare personalmente per la grande performance e per i momenti passati insieme anche fuori dal palco.

Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato, a te le ultime parole per salutare i nostri lettori.
Saluto te Stefano, la bravissima Silvia e tutti i lettori di Metal In Italy, sperando di incontrarvi dal vivo ad uno dei live che stiamo programmando a supporto del debut album di Scuorn “Parthenope” in uscita via Dusktone ad inizio 2017. Grazie a tutti.

Foto di Marco Alfieri

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