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Shit Fucking Shit: “Il moniker? Un’ esclamazione di chi non ne può più!”

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Shit Fucking Shit band

In sede di recensione abbiamo definito l’album “Life Of Excess” degli Shit Fucking Shit “un eccesso scoordinato, irriverente e menefreghista”.
Definizione che calza a pennello per questi giovanotti di Trieste.
Valeva la pena scambiarci due chiacchiere e conoscerli meglio.

Ciao ragazzi, benvenuti su Metal In Italy! Prima di iniziare con le domande, presentatevi ai nostri lettori. Chi sono gli Shit Fucking Shit? Perché la scelta di un nome così fuori dalle righe?
Ciao Stefano, Alessandro qua. Gli Shit Fucking Shit sono un gruppo grind gore triestino ormai attivo dal 2006, nato per lo più come una one man band dedita ad un noisecore primitivo con drum-machine. Con il tempo la band è diventata quello che siamo adesso, un terzetto composto da Peter alla chitarra e voce, Claudio al basso e il sottoscritto alla batteria. Abbiamo all’attivo diversi album e una valanga di split in ogni formato, dalla cassetta al 7”, usciti per svariate etichette italiane e non. Se vuoi un personale opinione, un grosso impegno che portiamo avanti con entusiasmo! Nonostante tutti questi anni ed i vari cambiamenti di line-up, i SFS sono sempre rimasti fedeli al loro nome: esprimere in musica e testi tutto ciò che di nero abbiamo dentro, lo facciamo in modo grottesco, riusciamo ad essere sempre in bilico tra il serio ed il faceto. La maggior parte dei nostri testi parlano di cose reali o sensazioni che abbiamo provato sulla nostra pelle e che sbattiamo in faccia alla gente con i nostri strumenti. Da qui il nome del gruppo non come un vero e proprio monicker ma come l’esclamazione di una persona che non ne può davvero più.

Il vostro sound è legato alla tradizione Grind, perché avete scelto di seguire questa strada? Si tratta di un genere fortemente underground, che difficilmente incontra il favore delle masse…ma credo che voi non siate interessati alle mode!
Secondo noi il grind è solamente una versione più estrema del hardcore ’80s da cui prendiamo spunto proprio perchè diretto e senza fronzoli. Non siamo favorevoli alla massa, non perchè ne siamo contrari o snobbiamo gruppi che fanno numero ma proprio perchè non ce ne frega niente. Diciamo che “sorvoliamo la massa”.


“Life Of Excess” è il vostro ultimo lavoro discografico. State lavorando a qualcosa di nuovo?

Si, come hai detto tu “Life Of Excess” è il nostro ultimo lavoro, partorito durante diversi anni e uscito solo nel 2015 sotto etichetta olandese Murder Records (Helldprod) e distribuito in tutto il globo. Ne siamo veramente fieri. In questi mesi stiamo scrivendo del nuovo materiale per delle prossime uscite.


Tra l’altro so che sono in arrivo delle ristampe di vecchi lavori. Potete parlarmi di queste iniziative? Chi si occuperà della ristampa?

Dunque, finora sono stati ristampati su cassetta due split dalla Hatenoise Autoproduzioni, uno con i romani Bestial Vomit (2009) considerato “culto” dagli addetti ai lavori e un altro con i Colico (2010), la prima registrazione in assoluto che vede la trasformazione da one man band a duo noisecore. Verso la metà del 2016 uscirà la ristampa, sempre in cassetta, dell’ep “Fat Ugly Bastards” a cura dell’etichetta Scaglie Di Rumore in collaborazione con ByeBye Brain Fanzine. Siamo mlto contenti di tutto ciò e personalmente la cassetta è il formato che adoro di più perchè mi riporta al DIY degli inizi in cui si duplicavano e scambiavano i nastri in quantità.

Ci sarà anche un 7” con i Gorgasmico Pornoblastoma, unica traccia da sette minuti dedicati a Lady Sonia. Perché questo tributo ad una pornostar?
La Murder Records ci ha proposto di stampare un 7” con i Gorgasmico Pornoblastoma, un gruppo grindcore straight-in-your-face portoghese. Dopo averli visti live non posso che dire che siamo veramente orgogliosi e gasati di realizzare questo piccolo gioiellino. Per questo abbiamo deciso di creare un unico pezzo di circa sette minuti dedicato interamente alla nostra mamma preferita, la milfona Lady Sonia: oltre i sessanta, senza limiti, con due tette grandi come angurie.


Toglietemi una curiosità: di cosa parlano i vostri testi?

Come ti dicevo, la maggior parte dei nostri testi tratta di argomenti reali o che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. Ad esempio “Raped And Canonized” parla dell’assunzione di anfetamine e droghe sintetiche varie che si faceva all’interno di un club locale; “Spicy hot Baby Soup” parla della pratica orientale di mangiare feti di bambini morti per guadagnare potere sessuale e salute; “Sublime Anal Corrosion” fa riferimento alle alte sfere dei posti di lavoro in una visione molto scat. E via dicendo. Certe canzoni invece non hanno proprio testo, sono solamente dei rigurgiti intestinali ed incazzati.
Per quanto riguarda invece il fronte live, ci sono delle attività programmate o che state organizzando al momento?
Verso fine giugno suoneremo al festival XXXapada ‘na Tromba in Portogallo, una tre giorni con gruppi provenienti da tutto il mondo; stiamo inoltre preparando un minitour in Olanda e due tour grossi a cui però stiamo ancora lavorando, uno in Messico con i 2 Minuta Dreka e uno in Canada nel 2017.

Rimanendo in tema live, ci sono in Italia locali o manifestazioni che danno spazio a band estreme come gli Shit Fucking Shit?
Non saprei risponderti, in Italia abbiamo suonato pochissimo e raramente ci arrivano offerte da booking o locali italiani. Ci muoviamo molto di più all’estero. Comunque per rispondere alla tua domanda, suppongo di si ahahahahaah

Bene ragazzi, l’intervista è conclusa. Come di consueto lascio a voi il compito di concluderla nel migliore dei modi! A presto.
Stefano, ti ringrazio per quest’intervista e saluto tutto lo staff di Metal in Italy. Continuate a supportare l’underground, scaricate e comprate i dischi, andate ai concerti che male non vi fa!