La pizza è decisamente italiana ed un commando è decisamente metal (nell’ accezione non guerrafondaia, per carità!). Detto questo a noi di Metal in Italy quest’album piace già dal titolo, genuino, roboante e 100% Italiano!
E non poteva essere altrimenti visti i protagonisti: Southern Drinkstruction e Carcharodon due band che nel corso dell’ultimo decennio hanno sudato per far emergere con fierezza i loro inossidabili marchi di fabbrica: suoni ruvidi e massicci, voglia di bere, far festa sempre e comunque e tanta sana ed onesta autoironia. Ed allora accomodatevi, scegliete un tavolo e ordinate subito da bere, perché i nostri chefs hanno preparato per voi un menù a dir poco esplosivo!
Si, un menù, perché è così che troviamo nel retrocopertina la rappresentazione dei pezzi di questo split album. Una cena bella lunga ed opulenta: il menù è composto da 14 portate tutte da gustare. Senza dubbio il piatto più interessante è l’antipasto perché ci sono degli inediti appena sfornati, “The South Face” dei Southern ci presenta la band in grande spolvero, death’n’roll puro e coinvolgente, mentre “The Hornet And The Hunter” dei Carcharodon col suo incedere lento e possente ci ricorda, semmai ce ne fosse bisogno, di quanto siano importanti ancora oggi gli insegnamenti dei Black Sabbath e di tutti i loro proseliti (Crowbar, Carnivore ecc…).
Poi una band coverizza l’altra, “Cadillac Mammoths” e “From North No South” sono gli omaggi che si fanno a vicenda. L’antipasto si conclude con una portata di lusso, cucinata a 16 mani da tutti i componenti messi assieme: eccovi servita “Zuppa Romana”, “caciaronissima” cover dei tedeschi Schrott Nach 8 (come non ricordare le imprese in Bundesliga del nostro bomber Luca Toni che veniva costantemente ed affettuosamente preso per il culo al ritmo di Cannelloni-Lucca Tonni-Pepperoni! ). Siamo a metà cena e siamo già completamente sbronzi! Le portate proseguono e continuano a devastarci perché i nostri ci deliziano con alcune perle del loro passato. Ci vengono riproposti infatti gli EP “Southern Drinkstruction” e “Welcome to Las Fecas”.
Certo per chi segue l’underground nazionale sa bene di cosa parliamo ma è sempre un piacere riascoltarli e per di più tutti e due di fila. E’ una goduria ritrovare i Southern Drinkstruction degli esordi , “Vultur Mountain” o “Suck, Duck, Truck, Fuck” sono ancora freschissime e dannatamente potenti. Per non parlare dei Carcharodon del 2006, grezzi e sporchi nel mischiare i loro riffs pesanti come macigni a suoni con organo hammond che rimandano direttamente ai seventies.
In definitiva ci troviamo di fronte ad un album che non aggiunge e non toglie nulla ad entrambe le band, i veri inediti sono solo due ma l’ascolto e l’acquisto mi sento di consigliarlo vivamente, perché in un ora quasi di musica sono concentrati il passato ed il presente di due bands che hanno unito le loro forze per divertirsi e, soprattutto, per far divertire.
E questo, signori e signore, è fottutamente METAL! Buon Appetito!