Home Interviste Ibridoma: “Dopo Blaze e Paul, volevamo anche Bruce… ma era troppo impegnato!”

Ibridoma: “Dopo Blaze e Paul, volevamo anche Bruce… ma era troppo impegnato!”

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Al quarto lavoro discografico gli Ibridoma ci hanno provato…
Dopo essere riusciti ad ottenere le collaborazioni con Blaze Bayley e Paul Di’Anno, mancava riuscire a chiudere con Bruce Dickinson per completare la triade Iron Maiden.
In “December“, l’ultimo album, Bruce non c’è. Ma c’è tanto altro. C’è tutta l’esperienza che in questi mesi la band marchigiana ha acquisito in tour e in studio.

L’intervista:

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. Gli Ibridoma sono attivi dal 2001, quindi da ben quindici anni. Avete da poco pubblicato il vostro quarto album “December”, ma prima di parlare di questa release potreste riassumerci le tappe fondamentali della vostra carriera? Ciao Stefano sono Christian il cantante. I primi live sono stati quelli che ci hanno fatto capire che i concerti erano quello che ci piaceva fare di più. La Tournée in Italia con Blaze è stata una delle esperienze più significative: 10 giorni in giro per l’Italia ogni giorno un esperienza da ricordare. Poi con i Rhapsody Of Fire in Europa, in Slovenia al Magic Circle secondo palco per noi; sul palco principale c’erano nomi stellari della scena Heavy Metal mondiale, headliner al Krock in Ucraina, poi Sabaton in Russia… tutti concerti che ci hanno fatto crescere a livello professionale. Poi abbiamo riversato tutto nei lavori in studio Lady of Darkeness e il primo contratto del 2005 per la Nightmare Records ci ha fatto capire che la nostra musica piace anche al pubblico estero. Da lì in poi ogni album ha segnato un punto di svolta per noi.

Cosa è cambiato con “December” rispetto al suo predecessore “Goodbye Nation” (la recensione)? Intendo dal punto di vista compositivo, perché l’aspetto concettuale lo approfondiremo successivamente. Siamo rimasti piuttosto fedeli al precedente lavoro, abbiamo però cercato di rendere i brani ancora più serrati e più incisivi con riff più pesanti e melodie per i ritornelli forse ancora più moderne e accattivanti.

Come sono nati i brani contenuti nella tracklist? Gli Ibridoma prediligono comporre tutti insieme o si parte da un’idea di base, proposta dal singolo, per poi svilupparla?
Di solito partiamo dall’idea personale di uno di noi e poi in sala prove lavoriamo tutti insieme per migliorare il brano o modificarlo fino a quando non siamo tutti convinti sulla resa del brano , questa volta siamo anche andati a ritrovare un riff di molti anni fa, era rimasto li nel cassetto dal 2010 composto anche da un ex chitarrista durante la tournée italiana con Blaze, ci siamo diverti molto durante la fase compositiva abbiamo dato anche nomi strani ai brani prima di trovare il titolo adatto alle canzoni.

L’album è incentrato su tematiche ambientali, un aspetto decisamente importante e soprattutto attuale. In che modo lo avete affrontato? Quali gli aspetti che avete messo in risalto? Sì il tema ambientale è predominante nell’album, basta accendere la televisione o leggere un giornale o girare nella rete per trovare immagini di violenza sul nostro bel pianeta, abbiamo affrontato temi come l’inquinamento del sottosuolo come la terra dei fuochi “Land Of Flames “ abbiamo parlato degli alberi che vengono tagliati (“Dead Trees”) del tema tanto discusso sulle scie chimiche, reale o non è sempre veleno sulle nostre teste e questo nessuno può negarlo, le piogge acide con “December”…. la morte arriva per mano nostra, tutti potremmo fare di più per preservare il nostro pianeta.

Come accaduto con “Goodbye Nation”, anche in questo caso ci sono dei personaggi di spicco della scena Metal, qui parliamo di Paul Di’Anno e Blaze Bayley. Come sono nate queste collaborazioni e soprattutto perché la scelta è ricaduta proprio su di loro?
Avremmo voluto avere tutti e tre i cantanti degli Iron ma Bruce è un po’ troppo impegnato! Blaze è un nostro grande amico e ci ha fatto questo grandissimo regalo dopo tanti concerti insieme questa è la perla che consacra la nostra amicizia, noi volevamo arricchire il nostro album impreziosirlo con degli ospiti speciali e quando Paul Di’Anno ci ha detto di sì è stato un momento indimenticabile. Gli Iron sono la storia dell’Heavy Metal e avere loro nell’album è un onore grandissimo per noi e un dà un valore aggiunto al nostro lavoro.

L’album è stato registrato al DPF Studio da Gabriele Bonzo Mancinelli, siete soddisfatti per il risultato ottenuto? Con Mauro Ulag (Drum, Chitarre, Basso) Gabriele Mancinelli (parti vocali) abbiamo registrato tutte le parti dell’album ai DPF Studio, poi ci siamo affidati a Simone Mularoni dei Domination studio (San Marino) per il reamping, missaggio e mastering finale. Siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto, penso sia il miglior album che abbiamo registrato soprattutto dal punto di vista del suono finale.

A vostro giudizio quali sono le peculiarità di questa release? Essendo uscita già da qualche mese immagino che abbiate avuto modo di tastare il polso della situazione, anche in base al gradimento dei vostri fans…
E’ piaciuta molto la varietà dei brani, ci sono diversi stili dentro. Ogni brano ha una sua storia, le recensioni fino adesso sono state tutte positive e i nostri fan sono rimasti piacevolmente sorpresi per il nuovo lavoro, questa è la soddisfazione più grande quando proponi un nuovo lavoro: vedere gente che ai concerti canta con noi le nostra canzoni non ha prezzo.

Quali sono i vostri programmi? Ci sono degli appuntamenti importanti che vi vedranno protagonisti? Abbiamo concerti nella nostra zona e speriamo di ritornare presto a fare concerti all’estero o su palchi importanti anche in Italia, anche se c’è molta concorrenza e non è facile trovare spazio.

Progetti per il futuro: state lavorando a qualche video o altra forma di promozione dell’album? So che ad aprile avete pubblicato il video di “Chemtrails”…
Stiamo promuovendo con la nostra agenzia il nostro album oltre oceano speriamo di riuscire a suonare in America nel prossimo anno. Per motivi di lavoro non siamo riusciti nel mese di luglio ad andare oltre oceano ma ci rifaremo presto! Forse avremo una sorpresa con gli occhi a mandorla… A breve uscirà un nuovo video della title track “December”.

Bene ragazzi, l’intervista è conclusa. Vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato, a voi l’ultima parola per lasciare un messaggio ai nostri lettori. A presto!
Noi vi ringraziamo per lo spazio che ci avete concesso e ringraziamo i vostri lettori per il tempo che vorranno dedicare a questa intervista! Grazie a tutto lo staff di Metal In Italy.