Home Interviste Sawthis: “Mancava l’acqua sul palco. Ce l’ha portata Peter Tägtgren”

Sawthis: “Mancava l’acqua sul palco. Ce l’ha portata Peter Tägtgren”

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Il rischio che i Sawthis non riuscissero a partire per il tour più importante della loro carriera, al fianco dei Pain, è rimasto intatto, nella sua concretezza, almeno fino al giorno prima che la band abruzzese partisse sul serio.
A confidarlo a Metal In Italy è Michele Melchiorre, batterista ed anima della band.
Com’è noto, i Sawthis hanno dovuto cercare un cantante che andasse a sostituire Alessadro Falà, ad un mese dalla partenza del tour. Falà, infatti, per motivi personali, non poteva aggregarsi ai compagni e non è certo una voce qualsiasi che puoi rimpiazzare con il primo che capita a tiro.

– Sawthis: in tour con i Pain, ma con un altro cantante

La scelta, dopo provini su provini, è ricaduta quindi su Mattia “Matt” Sogari, cantante dei Seventh Oar, di cui scopriamo un po’ di più in questa intervista:

Ciao Matt e benvenuto sulle pagine di Metal In Italy.
Ti va di raccontarmi come è andato il tuo provino con i Sawthis, perché hai deciso di metterti alla prova e quanto, da 1 a 10, sapevi che potevi farcela?

Ciao e grazie a voi di Metal In Italy per l’interessamento. Allora: sono stato contattato dai ragazzi all’incirca 1 mese e mezzo prima del tour. Premettendo che purtroppo non li conoscevo ancora e loro mi hanno contattato tramite persone che mi seguono, sono contento che il mio nome sia arrivato sino a loro. Una volta ascoltata la proposta dei Sawthis ne sono rimasto subito interessato e l’ho presa come una grande opportunità. Approfondendo poi i brani e provandoli mi sono sentito tranquillo sotto l’aspetto vocale poiché affini al mio timbro sebbene, abbastanza diverso da quello del mitico Alessandro.

Ricordi che brani hai portato?
I primi brani che ho portato sono stati: “”Act Of Sorrow”, “Empty Walls”, “Start A New Game” e “This string Is For Your Neck”, ed è proprio quest’ultimo il mio preferito… sia a livello strumentale che di cantato.

Ora siete nel pieno del tour con i Pain. Come sta andando?
Non sono mai stato in giro con gente così umile e professionale, dai Corroded, con i quali ormai abbiamo stabilito una grande amicizia a Peter (Tägtgren, ndr.) e ai Pain. Tutte persone con le quali trascorri le giornate nel migliore dei modi: son sempre pronti a darti una mano.. questo è il supporto. Purtroppo, quello che manca a molti musicisti.

C’è qualche aneddoto curioso di questi giorni?
Per dirti, l’altra sera a Worg, in Austria, mentre stavamo per andare sul palco e iniziare lo show è venuto Peter dietro il palco chiedendo se eravamo a posto, riferendogli poi che ci mancava l’acqua LUI STESSO è corso giù nel backstage a prenderla e portarcela. Mai vista una cosa così.. è un grande.

C’è una canzone nella setlist che proponete alla quale ti senti maggiormente legato o ti riesce particolarmente bene?
Sì, come ti accennavo “This Strings…” è una canzone che adoro sul palco, sicuramente la mia preferita.

Come hanno preso la notizia i fan dei Seventh Oar ed i membri della band?
L’hanno presa benissimo e mi stanno supportando tutti.

Una volta finito il tour con i Sawthis cosa farai?
Al mio ritorno entrerò in studio coi 7th per le registrazioni del nuovo EP.
Ma, per ora non mi resta che ringraziarvi ancora per l’intervista e dirvi di continuare a seguire il TOUR! A presto!

Tutto rose e fiori quindi?
Secondo il batterista Michele Melchiorre c’è stato invece un problema ancora più grande da risolvere: l’astemia di Matt.

Come si sta comportando Matt?
Mmm… per adesso molto bene: non fa rumore, non sporca e sta sempre a cuccia… In pratica, o dorme, o mangia ah ah ah… All’inizio si era posto dei vincoli morali per noi inaccettabili, tipo l’essere astemio, ma stiamo ponendo rimedio a questa impostazione. A parte gli scherzi: Matt sta facendo un gran lavoro rendendo questo tour davvero di qualità. Abbiamo fatto un’ottima scelta.

Alessandro Falà ha avuto modo di vedere e/o commentare questa parentesi che purtroppo non lo vede protagonista?
Alessandro è, anche in questi giorni, di grande, grande aiuto nonostante la distanza. Siamo sempre in contatto e, anche se non è con noi, la sua presenza è tangibile. Come si dice? “Assenza: più grande presenza”, ecco: è questo il caso.

Dì la verità: c’è stato un momento in cui avete temuto di dover rinunciare al tour?
Fino al minuto prima di partire.
Questo tour è stato preparato in un climax di grande precarietà e questo lo ha reso davvero impegnativo. Ma adesso siamo qui. Rompiamo il culo a tutti!!!

Bene, allora buon proseguimento e “Viva sempre Rai Vaticano”.
Yesss… l’ultimo live faccio un miracolo e moltiplico il vino, della moltiplicazione dei pesci me ne frego, siamo pure troppi in tour ma, il vino “made in italy” mi mancaaa!!!
Grazie A te Silvia e un “in bocca al lupo” a tutto lo staff di Metal In Italy!!!
Ci si vede in Italy!!! CHECK YOUR HATE!!!